Entro luglio dovrebbero essere depositate le relazioni del consulente tecnico della Procura incaricato di effettuare verifiche e sopralluoghi sul tratto del "ponte della morte", da dove il primo maggio sono precipitati con la loro auto i coniugi Umberto Patriarca ed Anna Minchella e quarantotto ore dopo si è gettato nel fiume il sessantaquattrenne Mariano Carlini.

Il 22 maggio scorso il consulente ha effettuato un sopralluogo per acquisire elementi utili agli accertamenti sulla vettura dei coniugi Patriarca e sul ponte teatro del tragico episodio. La coppia cepranese tornava dalla processione in onore della Madonna della Guardia, nel vicino santuario di San Giovanni Incarico. Viaggiava a bordo di una Panda quando ha urtato la balaustra proprio nel tratto in cui questa era stata "rattoppata" con tavole di legno. L'auto l'ha sfondata ed è finita nel fiume. In pochi minuti le acque del Sacco hanno inghiottito i due passeggeri e si è consumata la tragedia.
Sono ancora in corso le indagini per ricostruire i fatti di quella tragica giornata. Si attende ora la relazione dell'ingegner Mauro Cocco incaricato dalla dottoressa Barbara Trotta di studiare gli elementi tecnici (dinamica, calcoli, misurazioni di distanze, velocità e angolazioni) per tracciare un quadro completo dello scenario in cui si è consumata la tragedia.
Saranno fondamentali i dati forniti dal consulente in quanto, unitamente all'esito dell'esame autoptico e alla luce delle testimonianze raccolte dai carabinieri, consentiranno di chiudere l'indagine e definire le eventuali responsabilità. 
Ogni elemento sarà valutato per chiarire  se il povero Umberto Patriarca che era alla guida della Panda abbia avuto un malore perdendo il controllo dell'auto, urtando contro il parapetto del ponte e finendo nel Sacco. Controlli accurati anche sulla vettura per stabilire se abbia avuto un guasto.
Le valutazioni tecniche serviranno anche a chiarire la situazione del ponte sotto il profilo della sicurezza. Un tratto davvero maledetto che nell'arco di due giorni è stato teatro di una doppia tragedia con tre morti. E che da allora resta transennato, con la circolazione veicolare a senso unico alternato.