Cassonetti in fiamme sulla Monti Lepini, una pianta a fuoco sull'asse attrezzato e due alberi in mezzo alla strada in via Selva del Muli. Molto probabilmente tutto frutto della stessa mano, della banda che è entrata in azione nella gioielleria "Jo-Yello" nel centro commerciale "Le Sorgenti", nella zona industriale del capoluogo. Forse dei diversivi per cercare di depistare e bloccare le forze dell'ordine, mentre i ladri stavano ripulendo il negozio. Il bottino si aggira attorno ai 50.000/100.000 euro. Indagini in corso della polizia che ha avviato tutti gli accertamenti del caso per cercare di individuare i responsabili.
Si visionano anche i filmati di videosorveglianza per tentare di dare un nome e un volto alla banda.

I fatti
Intorno alle 2.30 si sono verificati una serie di eventi che fanno pensare che possano essere stati compiuti tutti per un unico obiettivo: poter agire indisturbati nella gioielleria. Secchi dell'immondizia e una pianta incendiati, due alberi che ostruivano il passaggio, tutto nelle aree adiacenti alla zona industriale e nelle vie che portano al centro commerciale. Tutto fa ipotizzare che possano essere stati dei diversivi per non dare troppo nell'occhio e per guadagnare la fuga. Ad entrare in azione nel centro commerciale e nello specifico in una delle gioiellerie, sarebbero state quattro persone, con il volto coperto. Una volta all'interno hanno fatto razzia dei gioielli. Da quantificare ancora il bottino, anche se si aggirerebbe attorno a una somma che va dai 50.000 ai 100.000 euro. Come detto, si stanno visionando attentamente anche i filmati delle telecamere per cercarre di individuare i ladri.

Quello dell'altra notte è stato uno degli ultimi colpi ai danni di attività commerciali di Frosinone, in particolare della zona dell'area industriale. I furti negli ultimi mesi ai danni soprattutto di negozi, attività e aziende stanno preoccupando imprenditori e commercianti che da tempo fanno i conti anche con la crisi che continua ad attanagliare. A farsi portavoce, nelle scorse settimane, delle tante vittime e di chi non dorme sonni tranquilli con il timore di essere derubato, è stato il consigliere comunale e provinciale Danilo Magliocchetti, il quale ha scritto una lettera al ministro Marco Minniti chiedendo un incremento delle forze di pubblica sicurezza. Magliocchetti, infatti, ha tenuto subito a precisare che le forze di polizia «tutte indistintamente, svolgono ogni giorno un lavoro encomiabile, di prevenzione e repressione del crimine e, per questo, vanno apprezzate e ringraziate sentitamente. Proprio in virtù della preziosa ed insostituibile opera, andrebbe incrementata, compatibilmente con le risorse disponibili, la loro presenza, in particolare nelle ore notturne nella predetta zona».
E un altro appello, nelle ultime settimane, a tutte le autorità territoriali competenti, era stato lanciato da Tonino Boccadamo all'indomani dell'irruzione nel suo laboratorio «affinché si ponga sotto giusta sicurezza l'intera area industriale, per il bene di chi, con tanti sacrifici, continua a credere in questo territorio, investendo su di esso».