Ancora un nuovo tassello si aggiunge nel complesso quadro dei presunti brogli elettorali a Piedimonte. Il Consiglio di Stato ha fissato la camera di consiglio sulla richiesta di sospensiva del sindaco Ferdinandi, assistito dall'avvocato Massimo Di Sotto. Il 7 giugno i giudici del Consiglio di Stato dovranno dunque decidere se sospendere il giudizio in attesa della definizione di quello penale, oppure se arrivare alla data del 12 luglio in cui decidere se accogliere il ricorso del capogruppo di minoranza Ettore Urbano. Alla base della complessa vicenda proprio i segni geometrici denunciati sulle schede.
Gli stessi che hanno poi portato all'apertura anche di un fascicolo penale, affidato al dottor Bulgarini, in cui quattro sono i nomi iscritti a tutela e garanzia degli stessi indagati. La quarta persona, lo ricordiamo, è una donna, moglie di uno dei rappresentanti della lista Azione Comune di Urbano, ascoltata dagli inquirenti. Per lei, l'ipotesi è quella di false dichiarazioni al pubblico ministero.