Due sabati fa l'aggressione al figlio quindicenne da parte di un ragazzo più grande. Colpi violenti al volto, tra pugni e testate, per futili motivi. A seguire le denunce di diversi genitori per episodi di bullismo in piazza. 

Ora il papà coltiva la precisa volontà di aggregare altre famiglie e promuovere un divertimento in sicurezza e organizza un comitato di genitori 
Dapprima ha avuto un incontro con il sindaco per intavolare eventuali soluzioni che possano aiutare a risolvere il pericoloso problema, adesso sta lavorando a una associazione che si occuperà di problematiche sociali come bullismo e consumo eccessivo di alcolici. Unitamente all'utilizzo di droghe.
Tutti fattori di altissimo rischio per la stabilità psichica, perl'incolumità personale e altrui.
"Si andrà a costituire questa associazione -ha detto il papà del ragazzino- che tratterà tematiche sociali di grande rilievo insieme a figure competenti nella cura della psicologia adolescenziale, chiedendo il sinergismo con l'amministrazione nelle figure dei dipartimenti sociali e con le forze dell'ordine. Diventeranno figure essenziali i genitori, direttamente sul posto, con collegamento con le forze dell'ordine. In sostanza, vogliamo mettere insieme tutta una serie di iniziative che mireranno a ridurre drasticamente e, in brevissimo tempo, il fenomeno auspicando la collaborazione di tutti. Chiederemo anche collaborazione alla Asl nelle figure preposte ed eventualmente ad associazioni tipo Exodus, oltre all'intervento di figure giovanili universitarie per trasformare le piazze di Cassino dove si trattengono migliaia di giovani in una esperienza di sano divertimento in sicurezza»

Intanto, sabato scorso, i controlli serrati delle forze dell'ordine hanno evitato risse e fermato lo spaccio in piazza. Difficile muoversi con disinvoltura nella piazza se il presidio è totale.
Quasi impossibile curare i mini trasbordi di roba se le vie sono "affollate" dalle auto delle forze dell'ordine che si posizionano, nel corso della notte, in più punti. Alcuni inimmaginabili e considerati vie di fuga da esperti "piloti". Sabato, su tutti i fronti, è andata in scena una movida da incorniciare.
Nessuna rissa, né violenti alterchi che come nei weekend precedenti hanno portato carabinieri o polizia a raggiungere immediatamente i giovani, spesso giovanissimi, per evitare che degenerassero. Scorrevano fiumi di divertimento, in un distillato di serenità. L'isolamento indiretto e attraverso il solo presidio delle famose "mele marce" ha avuto i suoi effetti.
Lo stesso sindaco D'Alessandro, un giorno fa, aveva ribadito il concetto-chiave di una battaglia per ripulire la piazza solo da chi la agita, da soggetti violenti, portando avanti l'idea di una sorta di "daspo" per chi appesantisce le serate pubbliche. A tutela di una movida sana e vitale. Plauso, ieri, anche sui social da parte di residenti alle forze dell'ordine che hanno notato un livello più basso di urla e strepiti di ragazzi ubriachi,anche se non sono mancati.

I risultati
Il servizio preventivo effettuato dagli uomini del capitano Mastromanno aveva proprio come obiettivo quello di «arginare la cosiddetta "movida del sabato sera" ed evitare le risse tra giovani».
Insieme agli agenti di Polizia, sono stati controllati bar ed esercizi pubblici anche per verificare il rispetto della legge in materia del volume della musica.
E i locali hanno mostrato adempimento e collaborazione.
Durante i controlli è stato denunciato un ventunenne di Sora, sorpreso alla guida di un'auto senza copertura assicurativa verso terzi e senza la patente di guida, in realtà mai conseguita.Il giovane aveva addirittura posizionato sul cruscotto del veicolo, in modo ben visibile dall'esterno, una copia fotostatica di un contrassegno della Polizia di Stato, poi sequestrato insieme alla macchina mentre per lui è scattata anche la sanzione.