Venticinquenne perseguita la ex e finisce ai domiciliari. Disposto un aggravamento della misura per D.M.F., 25 anni della città martire, a seguito di una serie di segnalazioni da parte dei carabinieri coordinati dal capitano Mastromanno.
Il gip, concordando appieno con le risultanze dell'Arma, ha sostituito il provvedimento del divieto di avvicinamento all'ex compagna di 28 anni.

In base alle accurate indagini condotte dai militari, lo scorso 6 agosto dopo la conclusione della relazione avrebbe dato vita a una serie di azioni vessatorie, sia morali che fisiche, persino in presenza della figlia minore: minacce, offese, chiamate ossessive a tutte le ore del giorno e della notte.

Diversi gli atteggiamenti vessatori denunciati dalla ventottenne: il 30 marzo e il 10 maggio scorso, ancora azioni violente.
Raggiunta dal giovane, la vittima sarebbe stata strattonata e scaraventata a terra. Le avrebbe addirittura strappato di mano il cellulare per impedirle di chiamare l'Arma, facendole sbattere la testa. Domenica scorsa avrebbe, poi, dato fuoco pure alla vettura della sorella in zona San Bartolomeo. Pochi giorni d'indagine per risalire al responsabile, ora ai domiciliari.