Carabinieri in ospedale per controllare le presenze dei lavoratori e forse per scovare qualche "furbetto del cartellino".
Ieri mattina la task force dei militari della Compagnia di Anagni, con le vetture di servizio posizionate nei pressi dei due ingressi e del parcheggio collegato a via Circonvallazione, ha destato stupore e sollevato interrogativi. La domanda rivolta a chi accedeva "buongiorno, lei dove va? ci mostra l'impegnativa per favore?", ha lasciato spazio a qualsiasi valutazione, ed il comprensibile riserbo degli uomini dell'Arma ha completato l'alone di mistero.

L'operazione
Nessun piano della struttura è stato trascurato dal capillare controllo, nessun dipendente tra quelli che risultavano presenti,ha evitato il controllo ad personam.
Al termine dell'operazione, che è durata fino a tarda mattinata, solamente indiscrezioni trapelate dall'interno dell'azienda sanitaria, hanno consentito di dipingere il quadro di quanto accaduto.
Per la prima volta dopo anni, anzi dopo decenni, è stato effettuato un serio controllo sulle presenze dei dipendenti.

Gli episodi negativi raccontati dalla cronaca quotidiana di enti, comuni, ospedali, uffici pubblici dove fin troppi ruba stipendio, dopo aver timbrato si dedicano ad attività personali, fanno montare la rabbia tra quanti sudano il proprio stipendio o addirittura faticano a trovare un lavoro. Ben vengano quindi i controlli; le brave persone, non hanno nulla da temere.
Come, infatti, accertato ieri mattina ad Anagni; le presenze riscontrate nei laboratori, negli ambulatori, nei reparti ancora operativi, coincidevano con quelle risultanti dall'impianto di timbratura dei cartellini, ormai ammodernato. Nel presidio, dunque, nessun "furbetto del cartellino". Un risultato che dovrebbe inorgoglire i cittadini.