Un "disegno criminale" e una vicenda sulla quale la magistratura sta facendo un lavoro strenuo. "Oggi dalle prime ore dell'alba abbiamo ricevuto telefonate sulla perizia calligrafica da parte delle testate, fiduciosi nel chiarimento dell'esatta dinamica dei fatti e con maggiore convinzione, come avuta all'inizio, che il dato elettorale era rappresentativo dei cittadini" ha detto il sindaco che, insieme alla sua maggioranza, ha aggiornato sulla querela per falso al giudice civile. 

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Una istanza al giudice civile da parte del sindaco e della maggioranza, una querela di falso affinché quelle 59 schede ritenute contraffatte non producano più effetti probatori nel procedimento amministrativo.

Cioè, alla luce dell'esposto già presentato in procura e della perizia calligrafica nell'ambito dell'inchiesta, non vadano - qualora il ricorso al Consiglio di Stato dovesse essere accolto - a fornire elemento probatorio per annullare il voto o per modificarlo.

La querela è stata notificata ieri al consigliere di minoranza Ettore Urbano in qualità di soggetto che ha presentato il ricorso. Questo e altro al centro della conferenza stampa convocata dal sindaco di Piedimonte Gioacchino Ferdinandi e dai consiglieri di maggioranza alle 12.30 in Comune