Bullismo e paura di parlare per non passare guai. Omertà, la chiamano. Omertà tra giovanissimi per timore che i "grandi" possano fargliela pagare. Dopo i pugni in faccia incassati da un quindicenne, ieri sera in piazza Labriola, parlano tre genitori che hanno figli che frequentano la movida, soprattutto minorenni. Sono madri e padri di Cassino che denunciano quello che accade nella piazza, sopratutto l'eccesso di alcol e il bullismo e hanno paura per i loro figli. Non si lasciano inquadrare in faccia per non permettere l'identificazione dei minori ma gridano, con coraggio, la loro paura. E fanno un appello ad altri genitori, all'amministrazione e alle forze dell'ordine affinché possa esserci più controllo e i giovani possano divertirsi in maniera sana.