Ancora un colpo assestato dalla polizia di Stato all'azienda del sesso a pagamento. Un'altra casa hot, confusa tra le abitazione del centro, dove più soggetti beneficiavano delle prestazioni di alcune domenicane. E i clienti non mancavano mai, a tutte le ore. Era infatti pomeriggio quando sono entrati in azione gli agenti del dirigente Bianchi. A chiamarli è stato un cittadino che ha segnalato urla e strepiti provenienti da quell'indirizzo. Era un corso un'accesa discussione mentre lo stesso interlocutore non aveva molti dubbi sulla presenza di "signorine" che aprivano e chiudevano quella porta ai loro clienti. Così all'interno gli agenti hanno trovato tre persone della Repubblica Dominicana, alcune delle quali dedite alla prostituzione. Qualcun altro nella veste di "protettore".
Allarmato e spacentato il "povero" cliente che aveva fissato un incontro, tramite i soliti canali web dove è possibile "pescare" le opportunità nella città di riferimento, in un mondo a luci rosse dove le ragazze vengono fatte ruotare con una cadenza quindicinale o mensile. Nel corso dell'immediata perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati un gran numero di profilattici, una decina di telefoni cellulari tutti dedicati ai contatti con la clientela e riconducibili ai suddetti siti internet, alcune confezioni di Viagra e una somma di denaro, tutto materiale riconducibile all'attività della prostituzione e sequestrato. I telefoni vengono notoriamente utilizzati da una sola persona che - in genere - tiene i contatti col mondo esterno, favorisce gli appuntamenti e soprattutto l'indirizzo esatto, mai indicato sulle "bacheche".
Le indagini immediatamente avviate dagli agenti, consentivano anche il rintraccio dell'affittuaria, cittadina venezuelana che, in concorso con il conduttore dell'appartamento, è stata denunciata alla Procura della Repubblica per favoreggiamento della prostituzione, mentre una 44enne di origini Dominicane, è stata denunciata per minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Le persone identificate, sono state anche allontanate da Cassino con foglio di via obbligatorio emesso dal Questore. Sono in corso approfonditi accertamenti per la verifica della corretta cessione in affitto dell'appartamento oggetto del controllo. In questo come negli altri casi, soprattutto per appurare se i prezzi sono maggiorati oppure tutto accade alle loro spalle. Le prostitute non incassano, direttamente, la somma che il cliente favorisce dopo la prestazione ma quel denaro viene ripartito tra protagonisti. È notorio che loro stesse paghino dai 150 ai 300 euro a settimana per gli affitti delle camere hot.