I residenti vogliono la verità sulla fine brutale di Neve. Vogliono sapere come sia arrivato a 15-18 chilometri da dove è stato accalappiato e perché sia stato ritrovato morto e in quelle condizioni. Si sono recati al Comune di Cervaro per avere il verbale, studiare gli atti e formulare una precisa denuncia ai carabinieri della locale stazione con l'obiettivo di capire l'esatta dinamica dei fatti. E se qualcosa non ha funzionato a dovere. Una ricerca della verità che coinvolge sempre più persone mentre sui social esplode l'indignazione.
Intanto, nell'attesa, fuori dal palazzo municipale, hanno eletto a mascotte un altro cane, adottato di recente da una delle persone presenti.

Continua a tenere banco la triste storia del meticcio adottato dalla gente, poi accalappiato e mai giunto al canile. Anzi ritrovato morto. Mentre i residenti continuano la battaglia e avvieranno ulteriori azioni per risalire alla verità, l'ammministrazione Comunale spiega: "Nella giornata di venerdi a seguito di segnalazioni da parte di alcuni cittadini sulla presenza di un cane randagio che si era mostrato aggressivo verso altri cani, si è provveduto a delegare tempestivamente i vigili urbani e il tecnico comunale al fine di adottare i dovuti provvedimenti a tutela della sicurezza dei cittadini e di altri animali. Sia i vigili che il tecnico responsabile si sono prontamente attivati. Vista anche la vicinanza del luogo dell'aggressione con la scuola materna della frazione Pastenelle, è stato comunicato via fax alla Asl e alla società che si occupa della cattura e del mantenimento dei cani randagi di intervenire quanto prima".

Solo nei giorni scorsi, l'amministrazione ha saputo della scomparsa del cane attivando di nuovo le autorità competenti per fare chiarezza sull'accaduto. Fino al pomeriggio di ieri, quando si è venuti a conoscenza del tragico epilogo.
L'Amministrazione è vicina alle persone colpite dai fatti, e non lascerà che la cosa passi inosservata. Per questo, ci tiene a condannare fermamente ogni forma di violenza sugli animali, attivandosi al fine di accertare eventuali responsabilità nel più breve tempo possibile.

Un appello per un cane e una battaglia che si preannunciava acerrima in mattinata, poi il triste epilogo nel pomeriggio.
Un meticcio, bianco, era stato «accudito» da alcuni abitanti di località piazza Abate Rea quando, però, su richiesta del Comune che dichiara di essere intervenuto su segnalazione di altri cittadini per atteggiamenti aggressivi da parte dell'animale verso i simili è giunto l'apposito servizio ed è stato accalappiato ma non è mai giunto al canile di riferimento.

Un cittadino ha scritto una lettera al Comune per avere copia del verbale affinché potessero ricostruire gli eventi.
Nel finale della missiva specificava che laddove non venissero fornite notizie urgenti, si sarebbe passati a informare il servizio veterinario della Asl ma anche la procura per comprendere dove fosse finito l'animale. Sui social l'argomento è esploso e non sono mancate le tesi degli internauti. I cittadini volevano e vogliono solo sapere la verità. Anche perché nel pomeriggio è stato ritrovato il cane. Morto. In località Cese. A una quindicina di km da dove sarebbe stato accalappiato.
Tanto lo sdegno per l'epilogo.