Questa settimana sarà scritta una nuova pagina relativa all'omicidio Palleschi: venerdì arriverà la decisione della Cassazione. 
Il caso della professoressa d'inglese Gilberta Palleschi, che venne aggredita e uccisa da Antonio Palleschi la mattina del 1 novembre del 2014, mentre faceva jogging, infatti, arriverà alla Cassazione che dovrà confermare o meno la riduzione di pena avvenuta in secondo grado.

Antonio Palleschi era dapprima condannato all'ergastolo. L'anno scorso in Corte d'Appello la pena fu ridotta a 20 anni più 3 anni in una rems.

Una decisione contestata a dir poco dalla famiglia che soprattutto sulla piazza virtuale dei social chiede una giustizia esemplare per Gilberta strappata alla vita in modo sconvolgente. Tante le iniziative che in questi anni si sono rincorse, che hanno tentato di scuotere l'opinione pubblica.
Ma molto spesso, spenti i riflettori, a restare vicini sono solo gli amici di sempre che conoscono la sofferenza, specie di mamma Elia che porta al collo un'immagine dell'amata figlia fatta realizzare proprio dopo la brutale aggressione. Una morte senza un perché, senza una ragione ed in molti sono a sperare che non finisca anche senza una giustizia. «Gilberta è stata uccisa due volte: la prima dal mostro, la seconda dallo Stato italiano». Queste le parole forti pronunciate da Giuliana De Ciantis, cognata di Gilberta Palleschi, dopo la sentenza d'Appello del febbraio 2017 dove fu riconosciuta l'infermità mentale ad Antonio Palleschi e ridotta la pena a venti anni.

Ci si prepara a vivere un altro giorno difficile, ma la speranza per la mamma Elia, il fratello Roberto, i nipoti Luca e Alessia e di Giuliana resta viva. La 57enne non conosceva il suo assassino che con forza e violenza brutale la uccise a calci, pugni e pietrate nascondendo tutte le tracce dell'omicidio. Furono settimane d'angoscia per la famiglia e per tutta la comunità.
Il corpo della donna venne ritrovato 40 giorni dopo il delitto, in un dirupo a nove chilometri dal luogo dell'aggressione. La ferita di quella perdita sarà impossibile da rimarginare per quanti hanno conosciuto la professoressa, ma anche per l'intera comunità rimasta scossa davanti a tanto orrore.