Il sindaco Roberto De Donatis tende la mano ai vigili urbani. Infatti, domani mattina, il primo cittadino riceverà in comune la delegazione di vigili che ha presentato richiesta di mobilità per il troppo lavoro e che negli ultimi giorni ha subito pesanti critiche da parte dei cittadini.

Il sindaco, di concerto del delegato De Gasperis, è intervenuto in difesa degli agenti dichiarando: «Siamo pronti ad ascoltare il corpo dei vigili urbani che ha sempre lavorato con la massima solerzia e impegno. Non possiamo che essere grati a questi funzionari che si sono fatti carico di una mole di lavoro notevole. Ricordo a tutti che 15 anni fa i vigili erano 39 ed oggi sono 16 unità. Siamo in emergenza e lo sappiamo fin dal nostro insediamento dice il sindaco Queste sette richieste nascono in una situazione figlia di un contesto di organico ridotto e chiamato a fronteggiare molte manifestazioni che si accavallano, specie durante la bella stagione. Noi comprendiamo la realtà critica, ma ci aspettiamo che ci sia una risposta operativa, come in passato, di grande sacrificio perché indossare una divisa e rappresentare la città di Sora è sempre importante e non facile. Non ci resta che stringere le spalle e sperare di attivare un paio di mobilità, ampliando l'organico».

Ma De Donatis ha sottolineato anche le azioni intraprese da cittadini e associazioni per contrastare il degrado e elargendo ringraziamenti, ha messo velatamente " i puntini sulle "i" tracciando nuovamente il raggio d'azione dell'amministrazione. «Voglio esprimere un sincero ringraziamento al mondo delle associazioni che collaborano con grande spirito di partecipazione civile al decoro urbano e al sostegno alle fasce più disagiate della comunità. Allo stesso tempo sento il dovere di ringraziare gli operai e i funzionari del comune che nonostante la riduzione pesante dell'organico e l'impossibilità di poter assumere nuove unità portano avanti un lavoro durissimo.
Un ringraziamento speciale anche al consigliere delegato Lino Caschera. Ogni buca nell'asfalto, ogni marciapiede dissestato, ogni lampada che si spegne attende una risposta e ne siamo consapevoli. Fare una foto è facile, collaborare nel rispetto dei ruoli e delle competenze molto più difficile»