È stato denunciato il colpevole dell'incendio che lo scorso 3 maggio ha divorato circa cinque ettari di montagna in località Roccasecca. Il provvedimento è stato preso grazie alle risultanze delle attività investigative condotte dai carabinieri della Forestale della stazione di Priverno guidati dal comandante Marco Maggi. Un'attività di accertamento delle responsabilità scattata nelle immediatezze e poi nei giorni successivi all'incendio.
Gli uomini della Forestale, infatti, attraverso il Metodo delle Evidenze Fisiche (MEF), sono riusciti a isolare, nei dintorni della zona da dove l'incendio è divampato, ovvero Valle Palatina, un uliveto in cui sono stati rinvenuti dei focolai di materiale organico dato alle fiamme e da cui il rogo ha preso inizio diffondendosi poi alimentato e sospinto dal vento inghiottendo ettari sterpaglie e vegetazione tipica di macchia mediterranea e più qualche albero.
Dal luogo, risalendo al catasto, è stato identificato il proprietario del terreno in questione, riconosciuto poi come il colpevole materiale dell'accaduto; l'uomo, di Roccasecca dei Volsci, nella stessa mattinata in cui le fiamme sono poi scappate, di buon ora si era recato nella sua proprietà per bruciare le potature degli alberi di ulivo.
Dopo aver fatto varie cataste, ha appiccato il fuoco come si fa abitualmente; l'errore è stato quello di non rimanere lì fino alla fine. Ciò non gli ha permesso di vedere che il vento ha indirizzato il fuoco dapprima lungo il suo terreno e poi, lì dove è demanio e il sottobosco è meno pulito, su tutto il costone della montagna, crescendo esponenzialmente.
Sul posto sono dovuti quindi intervenire i Vigili del Fuoco della squadra 3 A di Terracina che, constatata la difficoltà a raggiungere i luoghi in questione da terra, sono stati costretti a chiedere quindi aiuto ai mezzi aerei.
Di lì a poco è quindi giunto un elicottero dal centro regionale che per venire a capo della situazione ha dovuto eseguire svariati lanci di acqua. IL tutto mentre gli stessi Vigili del Fuoco e il personale del Corpo Forestale di Priverno, badavano che a terra non ci fossero complicazioni.
Allo spegnimento dell'ultimo focolaio, verso l'ora di pranzo, è poi seguita la laboriosa attività di bonifica a terra per impedire la ripresa di qualche focolaio rimasto incandescente.
Il colpevole è stato denunciato per incendio boschivo colposo e dovrà comparire in Tribunale per difendersi per un reato che è annoverato tra i crimini da codice penale.