Arrestati lo stesso giorno della condanna e condannati nuovamente, sempre per droga. È la vicenda capitata a una coppia di frusinati, coinvolta nell'operazione Fireworks. Marco Magliocchetti, 45 anni, cui era contestata anche la recidiva ha avuto due anni, mentre Giuseppe Liburdi, 27, un anno e quattro mesi.
All'epoca dell'arresto, il 13 febbraio, i due erano ai domiciliari, il primo a Ceprano, l'altro ad Alatri. Essendo a processo a Roma per l'operazione antidroga Fireworks, condotta da carabinieri e polizia, erano stati autorizzati a raggiungere la Capitale, dove effettivamente si erano recati in treno, ma con l'imposizione di far ritorno a casa una volta terminata l'udienza. E per questo la questura e il comando provinciale dei carabinieri avevano predisposto un servizio apposito di controllo.

Quel 13 febbraio, peraltro, erano stati condannati tutti e due a cinque anni, anche in quel caso con il rito abbreviato. Al rientro in Ciociaria avevano effettuato una deviazione del percorso non consentita. E così carabinieri e polizia li avevano arrestati. Si trovavano ad Alatri: a Magliocchetti, nell'occasione, è stato contestato il possesso di tre grammi di hashish e poco meno di quattro di cocaina. Mentre, a seguito della perquisizione, in casa di Liburdi era stato trovato un involucro simile a quello contenente la droga. A quest' ultimo erano stati sequestrati anche quattromila euro, trovati in casa. A Magliocchetti è contestato il fatto di aver acquistato da Liburdi, ma il primo si difende sostenendo di aver comprato lo stupefacente direttamente a Termini, la mattina del processo. Peraltro, a seguito dell'episodio, il gup di Roma che ha emesso il primo provvedimento li ha rimandati in carcere. Difesi dagli avvocati Tony Ceccarelli e Vittorio Vitali, hanno scelto l'abbreviato. Il pm aveva chiesto un anno e otto mesi, anche per l'evasione. A fine udienza il giudice ha dissequestrato il denaro.