Insegue e spara ai ladri, via al processo per un imprenditore. È iniziato davanti al tribunale di Frosinone il procedimento a carico di A.D.U., 34 anni, imprenditore, residente nelle campagne tra Frosinone e Veroli. L'uomo, assistito dall'avvocato Giampiero Vellucci, è accusato di esplosione illegale e porto abusivo di armi. Pur avendo una pistola, una Beretta calibro 9, regolarmente denunciata, l'imprenditore non avrebbe dovuto portarla fuori di casa. Per questo motivo l'uomo è stato indagato e rinviato a giudizio.

Portava con sè l'incasso, da depositare in banca il giorno successivo, quando l'imprenditore si accorse, dal sistema di videosorveglianza della villetta, che era stato manomesso, di essere oggetto di un'incursione ladresca. Allora non esitò a impugnare una pistola. Con l'arma fece fuoco a ripetizione.
Il fatto oggetto del processo è accaduto il 20 aprile del 2016. L'uomo, 35 anni, era rientrato in casa dopo aver effettuato il solito giro per il ritiro degli incassi delle slot. Avrebbe dovuto depositare il denaro l'indomani, ragion per cui aveva attivato il sistema di videosorveglianza, grazie al quale si accorse della presenza di un gruppo di estranei. L'uomo, una volta compreso di esser oggetto di un furto, prese una Beretta, e affrontò i malviventi. Per metterli in fuga si precipitò anche all'esterno dell'immobile, inseguendoli, e per questo violò la norma che gli consente di detenere, ma non di portare al'esterno l'arma.
Dopo gli spari, sul luogo si portarono i carabinieri che avviarono un'indagine sull'accaduto, anche per identificare la banda di ladri. A terra, venero trovate tracce di sangue. Ma non si riuscì a risalire agli autori del mancato colpo. L'imprenditore si difende sostenendo di aver agito per legittima difesa e per stato di necessità, temendo di subire una rapina. Sostiene di non aver avuto alternativa.