Alcuni giovani coraggiosi investono su Sora, ma la città frena i loro sogni. Tra le parole del giovane pizzaiolo sorano, scritte in una lettera aperta, si evince tutta la volontà di non sollevare polemiche, ma allo stesso tempo di descrivere una condizione di precarietà che è data da un regolamento comunale che tarda ad arrivare.

Sono passati mesi e tanti sono stati gli incontri con la classe politica, con i sindacalisti, gli avvocati e i media. Ma ad oggi i pizzaioli rimango ancora con le braccia conserte se non vogliono incorrere in sanzioni salate perché il regolamento ancora non c'è.

«Sono William, ho 24 anni e ho sempre vissuto a Sora -si legge nella lettera- Volendo continuare a vivere nel luogo in cui sono nato, ho osato creare un'attività unica nel suo genere: ho deciso di portare in strada un forno a legna da sei pizze, con laboratorio annesso. Tutto in 4 metri quadri. Purtroppo, pur essendo un' idea innovativa, sono in bilico a causa del fatto che mi ritrovo senza posteggio, con tasse da pagare ed attualmente senza guadagno per via di una condizione forzata -ha aggiunto il giovane pizzaiolo- Ad ogni modo spero che la situazione migliori, perché amo la mia città e non voglio trovarmi ad essere costretto ad andare altrove in cerca di fortuna come molti miei coetanei straziati da un Italia che non valorizza il lavoro, ma opprime chi tenta di farsi strada».

E con i sogni riposti da mesi nel cassetto il ventiquattrenne aspetta che venga redatto e presentato in consiglio comunale l'atto che regolamenti, una volte per tutte, i posteggi dove questi venditori di pizze e panini potranno così esercitare, in pieno rispetto della legge, la propria attività, inseguendo un progetto che in queste settimane è bloccato negli uffici che, seppur lavorando alacremente, stanno allungando i tempi degli incassi.
Compresi anche quelli del giovane William costretto a rimanere a casa senza vendere, senza guadagnare, ma costretto a rispettare la scadenza delle tasse che puntualmente, senza sconti, arrivano.

L'appello è uno dei più semplici e puri verso gli amministratori del palazzo di Corso Volsci: il tempo è passato, la bella stagione è alle porte ed è giunto il momento di accelerate l'iter per permettere di far lavorare gli operatori di questo settore che da mesi si trovano in difficoltà.