Arrivati i risultati dei prelievi dell'Arpa Lazio. Le analisi confermano che la schiuma nel fiume Liri è determinata "tensioattivi", ossia detersivi.
Il sindaco Paolo Fallone invoca perciò un tavolo tecnico con tutti gli enti competenti. Dopo la richiesta d'intervento del sindaco del 25 febbraio, l'Arpa ha eseguito i prelievi e le analisi sulla schiuma che ha coperto il fiume. E mercoledì scorso ha trasmesso alla Procura della Repubblica di Frosinone i risultati che evidenziano come la natura della schiuma sia dovuta alla presenza di una grande quantità di detergenti.

Lo hanno reso noto il sindaco Fallone e l'assessore all'Ambiente Isabella Corsetti, che hanno seguito attentamente la vicenda e presentato un esposto congiunto con altri comuni per individuare i colpevoli del disastro ambientale. «Ci siamo attivati immediatamente-spiega il sindaco Fallone affinché gli organi competenti potessero avere supporto da noi sindaci per risolvere la questione. Ritengo che grazie al nostro intervento, che ha trovato il sostegno dei colleghi sindaci dei comuni di Falvaterra, Roccasecca, Arce, Ceprano e Pontecorvo, abbiamo ottenuto già un grande risultato. Arpa Lazio è riuscita a determinare di che tipo di sostanza si tratti, ovvero transattivi. Questo è il chiaro segnale che c'è chi sta riversando nel fiume liquidi detergenti fortemente inquinanti e ciò avviene a Nord di san Giovanni. Episodi che si verificano con puntualità disarmante nei giorni pre-festivi o festivi o anche quando viene comunicata l'allerta meteo da parte della Regione Lazio. Come sempre confidiamo nell'azione della magistratura conclude Fallone ma intanto proporremo, in accordo con gli altri sindaci del territorio, l'attuazione immediata di un tavolo tecnico per definire e programmare un'azione condivisa di monitoraggio e tutela dell'ambiente».