Indagini sulle condotte di scarico nella zona industriale. La situazione è di massimo degrado ma si può tornare a sperare.  Carabinieri, Forestali, Arpa, Asi e Comune di Anagni proseguono le indagini avviate settimane fa; accertamenti minuziosi che stanno rivelando situazioni di degrado e d'inquinamento superiori alle previsioni più nefaste.
Dopo la scoperta di tubazioni sconosciute agli enti interessati e di allacci abusivi su condotte legittime realizzate da industrie in regola con le prescrizioni, gli investigatori e gli operatori si sono dedicati alle aziende, una cosa mai fatta prima. Controlli contro l'inquinamento e gli scarichi abusivi, dunque, e così il video-robot scova un'azienda non in regola
Un importante stabilimento, poco distante dalla ex Videocolor, sarebbe infatti stato trovato privo dei necessari allacci, addirittura con parte dei reflui sversati nel sottosuolo.

Se si possa parlare d'inquinamento delle falde acquifere, già compromesse da infiltrazioni provenienti da più parti, lo stabiliranno gli esperti una volta compiuti gli esami di laboratorio sui campioni prelevati. Intanto le "divise" impegnate nella storica operazione tirano un sospiro di sollievo, soddisfatti che «le cose stanno funzionando, si tratta di un bel gioco di squadra».
E ancora: «Con le videoispezioni, effettuate tramite lo speciale robot telecomandato, abbiamo fatto un capolavoro: a breve gli esiti». A Cesare quel che è di Cesare: «Quando le istituzioni dormono non bisogna mai smettere di punzecchiarle affinché si sveglino... però se il consorzio Asinon avesse pagato la videoispezione e il Comune le opere di scavo, non avremmo percorso un metro».

La cronaca: le Gav di Enzo Pirazzi chiesero ai carabinieri di intervenire su particolari situazioni; i militari di Anagni e i Forestali avviarono indagini con determinazione, ottenendo l'intervento di Arpa Lazio, dell'Asi e del Comune. Ognuno sta facendo la sua parte, un accordo mai registrato sul territorio. E finalmente i risultati si stanno ottenendo.