Una domenica mattina come tante, ma non per tutti, sicuramente un incubo per la famiglia del bimbo di due anni che, arrivato l'altro giorno al Pronto soccorso dell'ospedale Santa Scolastica con la febbre alta, è stato immediatamente elitrasportato al Bambino Gesù di Roma con una diagnosi di sospetta meningite.
All'ospedale pediatrico capitolino la diagnosi è stata confermata e il personale medico ha iniziato subito la terapia. Il piccolo è in condizioni stabili e migliora ora dopo ora.
Già da sabato mattina aveva accusato un po' di stanchezza, poi la febbre che è salita tutta la notte. La notizia è rimbalzata sui social e tra i gruppi whatsapp delle mamme che sono andate nel panico accorrendo nella farmacia di turno, alcune sono arrivate addirittura alle farmacie dei comuni limitrofi, perfino a Minturno e Formia, per recuperare la fiala del medicinale da somministrare ai piccoli.
La scuola frequentata dal piccolo, anche a seguito della nota inviata dalla Asl, ha provveduto alla sanificazione dei locali e le lezioni ieri mattina si sono svolte regolarmente. Tanti i dubbi manifestati sui social dalle mamme che, ovviamente, hanno temuto il peggio, senza che effettivamente ce ne fosse bisogno. Il risultato è stato eclatante, molti asili nido e materne sono rimasti vuoti, al contrario gli studi medici dei pediatri si sono riempiti di genitori apprensivi.
Il tipo di meningite contratta è di tipo batterico e i pediatri hanno spiegato che i malati sono considerati contagiosi per circa 24 ore dall'inizio della terapia antibiotica specifica. La contagiosità è comunque bassa e i casi secondari sono rari. L'allarme comunque ancora non è diminuito.