Condannato a due anni. Il giudice ha disposto per lui, M.S. 30 anni di Frosinone, la misura degli arresti domiciliari in una comunità di recupero. Anche la mamma, presente nell'aula di tribunale ieri mattina, ha manifestato di condividere la scelta del giudice e quindi, di non farlo tornare a casa, per paura di rivivere l'incubo dei mesi scorsi.
In sei mesi, infatti, il trentenne, aveva dilapidato il patrimonio di famiglia. Botte, minacce di morte ai genitori, estorsioni, furti di gioielli della madre. Azioni che, stando alle accuse, l'uomo metteva in atto in preda a crisi di assenza di droga, imponendo ai genitori la consegna di somme di denaro, venti, trenta, cinquanta euro al giorno, e davanti al rifiuto, alzava le mani. Un incubo per i genitori, durato fino allo scorso mese di dicembre. Fin quando mamma coraggio ha trovato la forza di mettere la parola fine e denunciarlo. Insieme al marito, si è rivolta ai carabinieri e ha raccontato tutto, mettendo fine a quello che stava diventando un depauperamento del patrimonio familiare. Ha denunciato ai militari le botte, le lesioni le minacce fa parte del figlio.
Dopo la denuncia l'uomo è finito in carcere. Ieri mattina il giudice ha deciso che il trentenne, difeso di fiducia dall'avvocato Giampiero Vellucci, debba essere curato. Condannato a due anni. Per lui la misura degli arresti domiciliari in una comunità di recupero. La mamma, presente in aula, ha manifestato la volontà di tirarlo fuori ma solo se il passaggio successivo fosse stato la comunità. A casa non lo ha voluto per paura che ripetesse le stesse azioni e condividendo la tesi del giudice. Il danno calcolato è di circa 10-20.000 euro mensili, tra continui furti ed estorsioni. Si parla di un totale di 100.000 euro in sei mesi. Dunque, è stato privilegiato lo strumento della cura anziché quello della detenzione in carcere, ritenendo, appunto, che l'uomo debba avere bisogno di cure. Mamma coraggio ha condiviso la decisione sottolineando di non volerlo al momento in casa, temendo che la sua abitudine non sia cambiata.