E' intenzionato a parlare con gli inquirenti. Luigi Spiridigliozzi, indagato nell'ambito dell'inchiesta della procura sulle 59 schede con segni geometrici vuole dire la sua, vuole cioè dichiarare la sua estraneità ai fatti contestati in base all'articolo 90 Dpr 570 del 1960 in relazione alla presunta alterazione delle schede. E si mette a disposizione della magistratura anche per favorire eventuali elementi utili per il filone d'indagine.
Tutto parte da mercoledì mattina quando si è registrata una svolta nell'ambito delle indagini.
Dapprima il blitz della squadra investigativa del Commissariato in Comune su mandato del dottor Bulgarini, a Piedimonte San Germano, con il sequestro di matite indelebili utilizzate nei seggi elettorali, poi la notizia del funzionario di 61 anni indagato. Tutto parte dopo il colloquio con la presidente del seggio numero 5, martedì pomeriggio, che avrebbe categoricamente negato che quei simboli fossero presenti sulle schede durante le operazioni di scrutinio. Di qui la pista che quelle "geometrie" siano state apposte successivamente. Ma si scava ancora. E in ogni direzione all'interno di una indagine delicatissima e che tante attenzioni sta calamitando in questo momento.