Accusato di violenza sessuale nei confronti della ex fidanzata, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione in primo grado e al risarcimento della parte lesa per 30.000 euro, oltre al pagamento delle spese processuali.  A stabilire che il giovane di Pontecorvo (all'epoca dei fatti poco più che ventenne) risulti colpevole delle pesanti accuse è stato ieri il collegio di Cassino, presieduto dal dottor Capurso. Secondo i giudici, dunque, il racconto della vittima e le testimonianze raccolte avrebbero confermato quanto denunciato dalla ragazza (allora studentessa) subito dopo i fatti.

Le accuse
L'imputato era finito ai domiciliari con l'accusa di aver abusato della sua ex fidanzata.  Dalla denuncia della vittima ne è scaturito un processo (a porte chiuse) molto articolato: i giudici sono stati chiamati a decidere se il giovane avesse violentato la sua ex ragazza oppure se, come dichiarato dal giovane sin dall'inizio, fossero in presenza di un rapporto consenziente, inserito però in una storia a dir poco burrascosa.  I fatti risalgono al novembre del 2013. Secondo quanto denunciato dalla ragazza (rappresentata dall'avvocato Ursillo) lui avrebbe abusato di lei in auto, dopo una discussione: un rapporto tormentato, con un lungo periodo in cui si sarebbero susseguite discussioni, confronti e momenti di "normalità". Poi la decisione della studentessa di troncare definitivamente la relazione: è a questo punto, secondo la vittima, che la situazione cambia volto.  Nel novembre del 2013, sempre secondo la ragazza, lui l'avrebbe costretta a salire in auto per poi usarle violenza. E per bloccarla, l'avrebbe addirittura morsa ad un fianco. Poi la denuncia e l'apertura del delicato processo in cui, pare, a pesare sarebbe stato anche un episodio precedente alla contestata violenza: una lite avvenuta alla Folcara sotto gli occhi di molti. Le difese dell'imputato, ieri condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi di reclusione, hanno invece sostenuto l'opposto, sottolineando l'assenza di violenza. Tra 90 giorni il ricorso.