L'inseguimento per le strade di campagne a un'auto che non si arresta all'alt. Poi i presunti spari con una mitraglietta e l'arresto. È quanto sarebbe accaduto una notte del 2015 tra Alatri e Veroli. Per quell'operazione cinque carabinieri dovranno subire un processo. Sono accusati di falso, due di abusi ai danni dell'arrestato, mentre per altri due è caduta l'accusa di frode processuale. Lo ha deciso ilgup del tribunale di Frosinone Ida Logoluso. Il pubblico ministero Alessandro Di Cicco aveva chiesto il rinvio a giudizio. Sulle tracce dell'auto, una Mercedes classe B, in fuga da Monte San Giovanni si erano portate pattuglie diAlatri, Guarcino e Frosinone. L'arrestato, fermato dopo esser uscito di strada, residenteaFontana Liri,ecostituitosi parte civile attraverso l'avvocato Marino del foro di Cassino, aveva denunciato che contro di lui erano stati sparati colpi con una mitraglietta e che, dopo non essersi fermato una prima volta, aveva deciso di non fermarsi quando i carabinieri avevano imbracciato la mitraglietta. In più ha denunciato di aver subito percosse al momento dell'arresto e per questo qualche giorno dopo si era fatto refertare all'ospedale di Sora. Nella denuncia veniva fatto riferimento anche all'uso,da partediun militaredell'Arma, di un'asciaper danneggiare l'autodel fermatoper eliminare le tracce dei fori delle pallottole. I carabinieri, difesi dagli avvocati Calogero Nobile, Marco Maietta, Enrico Pavia e Sandro Di Meo, hanno sempre negato di aver sparato. Tra le accuse c'era la frode processuale per delle scalfiture sulla mitraglietta per evitare la comparazione balistica. Anche il consulente del pm ha detto che non si poteva escludere che le scalfiture potessero essere precedenti. In più, al momento della riconsegna della mitraglietta come evidenziato dagli avvocati Maietta e Nobile, legali dei due i colpi c'erano tutti. Il falso per il quale si andrà a processo siriferisce al verbale d'arresto. Altri due dovranno difendersi dell'accusa di aver sottoposto l'arrestato a misure di rigore eccessive.