Una nottata di terrore a San Vittore del Lazio e a Rocca D'Evandro. Tra le 2 e le 3.30 due colpi scuotono l'intero territorio: prima una rapina in un B&B di San Vittore con la fuga della banda armata nelle campagne. Poi, a meno di un'ora di distanza, l'assalto al bancomat della filiale Bpc di Rocca d'Evandro. Due colpi messi a segno in un lembo di terra contiguo, entrambi andati a vuoto. Né nel primo né nel secondo caso i malviventi sono, infatti, riusciti a portare via nulla. I carabinieri di Cassino e di Rocca D'Evandro stanno indagando in perfetta sinergia: non si esclude, al momento, che gli autori dei due colpi possano essere gli stessi.

La ricostruzione

Erano da poco passate le 2 quando un quarantaquattrenne di Sant'Elia, emigrato da anni in Irlanda, viene svegliato da 4 persone. L'uomo, tornato nel Cassinate per alcune esigenze personali, aveva preso in affitto una stanza nel Bed and Breakfast "La Perla", sulla provinciale per San Vittore del Lazio. Nel cuore della notte un rumore sordo, poi la minaccia con una pistola puntata in faccia: doveva tirare fuori soldi e oggetti preziosi. Erano in quattro, tutti col volto coperto da passamontagna e con i guanti dirà, poi, il malcapitato ai carabinieri della Stazione di Cervaro, della Compagnia di Cassino coordinata dal capitano Mastromanno. La banda, non trovando né soldi né oggetti di valore ha quindi afferrato il suo cellulare, scaraventandolo poi nella fuga su uno degli armadi delle altre stanze, tutte vuote. A mettere in fuga i delinquenti, che si sono dileguati ancora armati nelle campagne, è stata la figlia del proprietario che, di ritorno a casa, ha notato la presenza di una luce accesa in una stanza riservata ai titolari e per questo chiusa a chiave. Ed è partita la caccia all'uomo.
Poco dopo il secondo colpo. Forzando le porte della filiale dell Bpc di Rocca d'Evandro, attigua al municipio, i delinquenti hanno usato una sostanza esplosiva (tipo acetilene) e dopo aver piazzato il timer hanno atteso la deflagrazione. L'ordigno ha sventrato la cassaforte con 45.000 euro, ma l'Atm di ultima generazione ha retto e il denaro è rimasto all'interno. Mentre i cittadini e i carabinieri della locale stazione coordinati dal maresciallo Vendittelli - della Compagnia di Sessa Aurunca, guidata dal capitano Fedele - sono giunti sul posto, la banda è fuggita. Indagini serrate dell'Arma per capire se possa trattarsi o meno di un'unica mano.