Dopo aver disertato sia l'incontro di venerdì scorso che quello di lunedì, i vertici della società campana "Emme Esse" sono attesi per questa mattina in Municipio. Nel Palazzo trapela un certo ottimismo ed anche i 35 ausiliari del traffico da dieci giorni in presidio permanente sotto al Comune sono fiduciosi che quello odierno possa essere il giorno decisivo per sbloccare la vertenza.

Un doppio danno
Comunque vada a finire, la vicenda appare sempre più ambigua: la Emme Esse è stata l'unica ditta a partecipare al bando e il servizio sarebe dovuto partire agli inizi del 2017. Poi, in attesa di tutta la documentazione, ha concesso una ulteriore proroga alla Tmp fino al 31 marzo: perchè non intervenire già nel primo trimestre e provare a fare l'affidamento provvisorio in maniera tale che non solo non sarebbe scoppiata la proetsta dei 35 ausiliari del traffico, ma il Comune avrebbe anche evitato di andare incontro a un lungo periodo di strisce blu gratuite: fin quado il servizio non verrà ripristinato ci saranno dunque mancati introiti nelle casse dell'ente: masochismo o pressappochismo? «Qui siamo di fronte a una totale incompetenza amministrativa» dicono i sindacati mentre il vice sindaco con delega alla municipale Carmelo Palombo è in silenzio tombale.

La frustata di Barbara
Sul caso l'opposizione comunale al gran completo (nove consiglieri di centrosinistra) ha chiesto un consiglio comunale straordinario.
L'assise si terrà il 19 aprile, intanto la consigliera comunale Barbara Di Rollo, a tal proposito dice: «Quando di mezzo ci sono posti di lavoro e redditi persi, dignità compromesse dal disagio e famiglie in evidenti difficoltà economiche la tentazione della polemica deve lasciare spazio al dialogo perché la politica trovi modi, percorsi e soluzioni concrete e immediate. Ma di fronte ad una maggioranza che ignora immotivatamente l'offerta di disponibilità delle opposizioni consiliari al confronto e che rifiuta di collaborare alla costruzione di una risposta comune e condivisa alle problematiche più cogenti, allora non è più possibile stare in silenzio. Allora è inevitabile denunciare incompetenze, errori e improvvisazioni, allora è doveroso evidenziare le responsabilità di chi non ha saputo preservare posti di lavoro come di chi ha ritenuto che il dibattito aperto su Acea, tariffe e acqua pubblica sia un passatempo retorico che non merita una seduta specifica e tematica del consiglio comunale. Visto che la maggioranza ritiene di dover decidere in autonomia, chi siede ai banchi dell'opposizione è costretto a rimodulare posizioni e atteggiamenti. E così sarà.
Le incertezze, le inconcludenze e l'autoreferenzialità di una maggioranza confusa e traballante non possono ripercuotersi a danno della collettività cittadina. Concordo con il collega Massimiliano Mignanelli sulla grave mancanza di rispetto che l'amministrazione ha manifestato decidendo di procedere all'esame delle due delicate vertenze in una unica, e per giunta ordinaria, sessione consiliare. La nostra è una presa di posizione che inaugura una nuova stagione di impegno politico contro l'incompetenza di questa amministrazione che finora non è riuscita a tutelare diritti e interessi dei cittadini di Cassino, in particolare dei 35 ausiliari e delle loro famiglie che si sono ritrovati a vivere una evitabile condizione di precarietà e disagio economico».

Fuoco incrociato
Sul caso degli ausiliari interviene anche il giovane Amerigo D'Annolfo, che tuona: «Si tratta di un ennesimo bluff dell'amministrazione nei confronti degli ausiliari dell traffico che dopo 16 anni hanno perso il proprio posto di lavoro. Una presa in giro».
E il caso ha scatenato una "maretta" anche all'interno della stessa maggioranza con il vice sindaco finito sotto il fuoco amico degli alleati e sotto le pallottole degli ausiliari. Ma l'assessore appena è esploso il caso aveva spiegato: «Spetta agli uffici espletare il bando io non ho alcuna responsabilità».