La protesta per le discariche abusive sul territorio comunale continua a crescere. Dopo l'ultimo caso in località Traversa sono molte le segnalazioni arrivate dagli stessi cittadini che evidenziano la presenza di siti inquinanti in ogni zona di Pontecorvo. L'ultimo caso, in ordine di tempo, ad aver acceso i riflettori su una situazione molto difficile è stato quello di località Traversa. Proprio in lì, in un'area completamente verde, sono state abbandonate centinaia di bottiglie di plastica creando una vera e propria discarica abusiva. Un malcostume utilizzato da molte persone che si recano in quella zona ogni giorno per prendere l'acqua che sgorga da una fontana. Nonostante le diverse operazioni di pulizia e il cartello che segnala il divieto di gettare oggetti la situazione non cambia. Anzi, se possibile, peggiora. Ma proprio questo caso ha riacceso la discussione su un gravissimo problema ambientale che si trova a vivere la città fluviale. Ormai le segnalazioni sull'abbandono di rifiuti sono quotidiane. Nelle zone di campagna come nel centro cittadino. E gli oggetti sono di ogni genere.
A questo si aggiungono anche i nuovi sversamenti che sono stati registrati nel fiume Liri all'altezza del ponte vecchio che sono finiti anche al centro di interrogazioni ad hoc presentate al Comune di Pontecorvo. La minoranza che siede in consiglio comunale, infatti, continua a puntare pesantemente il dito contro l'amministrazione comunale. A loro parere molte delle discariche abusive sono nate a causa della mancata attivazione, dopo quasi tre anni di mandato amministrativo, della raccolta differenziata. Di fatto la città fluviale è l'unica nel basso Lazio a non aver ancora avviato l'importante servizio e sempre più di frequente vengono "beccati" cittadini residenti in altri Comuni che gettano abusivamente i rifiuti nei cassonetti pontecorvesi.
Una situazione che l'opposizione continua a contestare anche dopo l'aumento della tassa sui rifiuti di circa il 40% registrato lo scorso anno e confermato anche per il 2018. Un aumento che, per la minoranza, non porta comunque all'erogazione di un buon servizio.