Blitz alle prime luci dell'alba a Torre Annunziata ma anche a Piedimonte San Germano: in manette giovani spacciatori di cocaina. In campo, gli agenti del commissariato di Torre Annunziata insieme agli uomini del reparto Prevenzione crimine Campania e reparto Mobile che hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale oplontino. In carcere sono finiti cinque soggetti considerati i pusher di un vasto giro, tutti tra i 20 e i 27 anni, ma già con precedenti penali. Due giovani di 21 e 23 anni, invece, hanno avuto l'obbligo di firma. Figura anche il centrocampista e capitano della Sarnese, finito in manette già alcune settimane fa. Per la mirabile operazione sono stati coinvolti 70 uomini, coadiuvati da cani antidroga e antiesplosivi e da un elicottero: hanno circondato il quartiere e eseguito l'operazione "Pesca velenosa". Ma hanno operato anche "in trasferta" e sono arrivati fino al piccolo comune del Cassinate, coadiuvati dal personale del commissariato di Cassino, per eseguire la misura nei confronti di un ragazzo che si trovava ai domiciliari proprio nel centro del paese, dove si era trasferito con la famiglia e dove stava scontando altre pene. Negativa la perquisizione in casa. Tutti i soggetti coinvolti nell'operazione sono stati condotti negli istituti di reclusione di Poggioreale e di Cassino. Le indagini della polizia hanno permesso di scoprire un mondo nel mondo che scorreva sotto gli occhi di tutti. La base era rappresentata da un appartamento lungo il corso Vittorio Emanuele III di Torre Annunziata, a due passi da palazzo Fienga, nel "quadrilatero delle carceri", una proficua piazza sotto il controllo per gli inquirenti di clan camorristici.
Sul tetto di un palazzo decadente e abbandonato veniva custodito lo stupefacente e veniva prelevato con una canna da pesca modificata, alla cui estremità era posto un pendente ricoperto di nastro adesivo.
L'altra operazione
Ma nei guai, sempre per spaccio, è finito anche un cassinate di 29 anni coinvolto in tutt'altra vicenda. Per lui contestazioni in merito a un carico di droga che dalle "mete" campane giungeva sino alla terra martire.
Mercoledì pomeriggio, infatti, gli agenti del Commissariato hanno dato esecuzione all'ordine di carcerazione nei confronti del ragazzo, già noto alle forze dell'ordine per reati correlati allo spaccio di sostanze stupefacenti, che nel 2012 venne tratto in arresto dalla Polizia di Castel Volturno e portato al Carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove scontò parte della pena. Proprio lì una tappa nota a molti pusher della zona si era recato insieme ad altri due complici, per prelevare un carico di droga destinato al mercato cassinate. Mercoledì si è avuto l'epilogo e il "conto" finale con la Giustizia.
Gli agenti si sono presentati a casa sua nel primissimo pomeriggio insieme al gruppo cinofili di Nettuno. Dopo una perquisizione con esito negativo, il giovane è stato ricondotto in carcere per una pena definitiva di quattro anni. Non si fermano, tuttavia, le indagini da parte della polizia sui carichi di droga, sia quelli in viaggio dalle zone campane a Cassino, sia quelli nascosti in luoghi insospettabili della città martire e, soprattutto, del suo hinterland.