La Corte dei Conti sorprende tutti. Con un'ordinanza non definisce il caso dei lavori di adeguamento della Monti Lepini e rinvia il tutto alla conclusione del processo penale. Al momento è quanto deciso dalla Corte non esistono elementi probatori che possano portare a una sentenza di condanna. I magistrati contabili, tuttavia, non hanno chiuso qui la partita, ma hanno lasciato aperta un'altra possibilità alla procura regionale. Il procedimento, al momento, è stato sospeso in attesa di conoscere l'esito, qualunque esso sarà, del processo penale in corso di svolgimento davanti al tribunale di Frosinone.
Processo che, a seguito della variazione della composizione del collegio giudicante, è dovuto ricominciare da capo.
L'ordinanza di sospensione, decisa dalla Corte dei Conti, è stata adottata ai sensi dell'a r t icolo 106 del codice di giustizia contabile. L'articolo, infatti, concede la possibilità di interrompere il procedimento quando la definizione di un'altra causa, pendente anche davanti a un altro giudice, «costituisca, per il suo carattere pregiudiziale, il necessario antecedente dal quale dipenda la decisione della causa pregiudicata ed il cui accertamento sia richiesto con efficace di giudicato».
Il procedimento davanti alla Corte dei Conti si era aperto con una richiesta iniziale di 1.682.507 euro di danno erariale.
Di questi 1.495.841 erano stati contestati in solido all'ex sindaco di Frosinone Michele Marini, all'allora consigliere comunale Paolo Lacava (l'unico che ha patteggiato ed è uscito dal procedimento penale) e all'ex dirigente all'Urbanistica Matteo Capuani.
I rimanenti 186.666 euro erano stati contestati, a titolo di danno d'immagine, al solo Lacava a seguito del patteggiamento.
Stando così le cose sarà ora onere della procura regionale della Corte dei Conti attivarsi solo dopo la conclusione del processo penale di primo grado. Solo a quel punto verrà acquisito il materiale entrato del processo nel contraddittorio delle parti e che sarà valutato autonomamente dai magistrati contabili. La Corte dei Conti ha tenuto conto del fatto che l'unico elemento, al momento a sostegno dell'accusa del processo contabile è la consulenza del pubblico ministero del processo penale contestata nel metodo e nei criteri utilizzati per arrivare alle conclusioni dalle difese. In più - le difese degli altri - hanno evidenziato che il patteggiamento di Lacava non può costituire un elemento probatorio a sostegno della tesi dell'accusa nei confronti di quanti sono estranei al patteggiamento stesso. L'ordinanza di sospensione è stata, comunque, accolta favorevolmente dai difensori, gli avvocati Marco Antonio Ottaviani e Lino Diana per Marini e l'avvocato Andreoli per Capuani.