Non sarebbe stato il primo episodio quello della rapina ai danni di una prostituta nigeriana da parte di Bruno Grande, 31 anni, fermato all'alba di mercoledì dai carabinieri della Compagnia di Anagni.
Proprio a seguito dell'arresto, i militari della stazione di Ferentino, mercoledì pomeriggio, hanno raccolto univoci e coincidenti elementi di colpevolezza nei confronti dell'uomo, il quale è stato riconosciuto da un'altra giovane meretrice attraverso la visione di un fascicolo fotografico realizzato successivamente all'operazione dei colleghi del nucleo radiomobile della Compagnia di Anagni, guidati dal tenente De Lisa, tutti coordinati dal colonnello Fabio Cagnazzo.
La rapina, stando alle accuse, è stata commessa lo scorso 17 marzo quando il frusinate, alla guida di un'auto di colore bianco, dopo aver concordato il prezzo per una prestazione sessuale con la denunciante, la faceva salire a bordo del veicolo e percorse poche decine di metri, mediante violenza e sotto la minaccia di un coltello si è impossessato del portafogli della donna contenente la somma di 90 euro. Nei suoi confronti è, quindi scattata la denuncia. Bruno Grande, già noto alle forze dell'ordine, è finito in manette nelle prime ore di mercoledì. A identificarlo gli uomini dell'Arma di Anagni che hanno tempestivamente raggiunto l'asse attrezzato in direzione Frosinone, dopo la telefonata di una nigeriana che segnalava l'aggressione e la rapina ai danni di una sua amica. Stando alle accuse, il trentunenne, si è avvicinato alla ragazza fingendo di voler prendere accordi per una prestazione. Ad un certo punto, però, le si è scagliato contro afferrando la borsa e trascinandola sul manto stradale per diversi metri. Lei è rimasta a terra, in attesa dei soccorsi, mentre lui è salito velocemente sull'auto per dileguarsi. Ma la fuga è durata poco. Infatti poco prima della rotatoria nelle vicinanze del centro commerciale, ha urtato con la macchina contro il guardrail, forando una gomma. Proprio lì è stato rintracciato e arrestato Grande. Dopo le formalità di rito è stato accompagnato nella sua abitazione ai domiciliari in attesa del rito direttismo. Questa mattina la convalida dell'arresto. L'uomo è difeso dall'avvocato Tony Ceccarelli.