Una tassa per la sepoltura: il dissesto finanziario dichiarato a Pignataro Interamna dal commissario prefettizio dottor Ernesto Raio si fa sentire. «Sapevamo già -scrive Gianluigi Cavaliere sulla pagina Facebook, che ormai è diventata l'agorà della piccola comunità cassinate- che tutti avremmo dovuto patire l'inflizione di tariffe elevate al massimo livello dopo la formalizzazione del dissesto. Ma non si immaginava che potesse accadere una cosa tanto inaudita: una persona che muore nella nostra comunità come è già accaduto se è un cittadino residente a Pignataro e se fruisce della sepoltura nel nostro camposanto, trasmette agli eredi un lascito inatteso per costoro: una bella tassa per la sepoltura». Qualcuno, un po' per stemperare la tensione che questo inedito balzello sta facendo montare nel paese,ha ribattezzato la trovata fiscale del commissario "un'accisa per non morire". «Naturalmente intorno a questa maggiorazione tariffaria/tributaria ex-lege, che appare la conseguenza più tangibile del nostro dissesto, è derivata una polemica piuttosto surreale – continua Cavaliere- Essa aveva visto formarsi le solite due contrapposte fazioni di "innocentisti" e "colpevolisti": da una parte gli ex amministratori, per i quali il dissesto non c'è mai stato; dall'altra, il fronte dei "colpevolisti", più consistente».
Quindi pronuncia l'endorsement per Marcello Cavaliere: «Alla luce di quanto è accaduto, prima o poi la nostra comunità dovrà riconoscere a Marcello quello che è stato suo: e cioè lo straordinario valore della sua solitaria battaglia a schiena dritta». L'unico consigliere che ha messo in guardia tutti noi dalle prevedibili conseguenze del disinvolto trattamento nel calcolo dei mezzi finanziari nella disponibilità del municipio».