Le avrebbe mostrato immagini di film pornografici per "insegnarle" come avrebbe dovuto fare sesso con lui. L'avrebbe palpeggiata nelle parti intime e si sarebbe fatto toccare a sua volta arrivando addirittura a farsi masturbare. Lei era piccola.
Aveva poco più di sei anni. E quello che, stando alle accuse, la costringeva persino ad avere rapporti orali e anali, era il convivente della madre, all'epoca dei fatti. Si sono lasciati qualche anno dopo. La mamma della bambina era ignara di tutto quello che era costretta a subire la figlia. Episodi che si sarebbero verificati in diverse occasioni nell'arco di due anni, dal 2009 al 2011. La confessione della ora adolescente, è avvenuta lo scorso anno, quando sentendosi a disagio davanti alle attenzioni pure e pulite di un compagno della sua età, è scoppiata a piangere e ha raccontato il dramma che aveva tenuto per sé fino a quando è esplosa. E così di quella terribile storia è venuta a conoscenza anche la mamma, che già da qualche tempo non frequentava più quell'uomo. A quel punto sono state avviate subito le indagini e nei giorni scorsi la procura della Repubblica presso il tribunale di Frosinone, nella persona della dottoressa Montemerani, ha concluso le indagini iscrivendo nel registro degli indagati un cinquantanovenne di Alatri, residente a Tecchiena, ex compagno della mamma della ragazzina che vive in un altro paese della provincia di Frosinone. 
La ricostruzione
Gli episodi sarebbero iniziati quando la ragazzina aveva appena sei anni. Sarebbero durati un paio di anni. Gli abusi si sarebbero verificati sotto diverse forme: dai baci, ai palpeggiamenti. L'uomo l'avrebbe costretta a spogliarsi in diverse occasioni. Il tutto avrebbe avuto inizio con la visione di alcuni video pornografici per farle capire come si faceva sesso.
La scoperta
Poi quella bambina è diventata adolescente. Nel frattempo la storia tra la madre e l'alatrense era finita. Ma non le "ferite" che la minorenne porta con sé. Come tutte le ragazzine della sua età, è entrato nella sua vita il primo "amore", quello vero e puro, fatto dei primi baci sulle guance e carezze. Ma quei semplicissimi e dolcissimi gesti spaventavano la ragazzina.
E il suo fidanzatino non capiva il motivo dei suoi atteggiamenti, fino a quando lei ha trovato il coraggio di raccontare tutto.
I traumi vissuti quando era solo una bambina l'avevano anche penalizzata sotto il profilo dell'atteggiamento sessuale.
La ragazzina è stata aiutata dagli psicologi e grazie al suo coraggio è riuscita a "liberarsi" e a raccontare gli incubi di cui sarebbe stata vittima. E grazie alla madre, quando è avvenuta alla luce l'accaduto, è stata informata l'autorità giudiziaria.
Ora la procura della Repubblica presso il tribunale di Frosinone ha chiuso le indagini e indagato l'uomo che deve rispondere dell'accusa di violenza sessuale su minore.