Era stato ricoverato in una clinica privata di Roma il 26 marzo scorso, per un intervento di sostituzione di protesi dell'anca destra impiantata per la prima volta 25 anni fa, ma purtroppo non è più tornato a Ferentino. Un ottantacinquenne della città ernica ha cessato di vivere, inaspettatamente, proprio la mattina di pasquetta.
Problemi post operatori o cause naturali? Da accertare. Fatto è che i familiari di Gino Mariani hanno sporto denuncia alla caserma dei carabinieri di Ferentino, chiamando in causa la clinica dove è stata eseguita l'operazione chirurgica, dando mandato ai legali di fiducia, gli avvocati Nicola Di Tomassi e Vanessa D'Arpino, i quali si sono rivolti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
L'uomo, noto in città per la sua attività commerciale da anni bene inserita nel settore edile, dopo il ricovero nella clinica capitolina è stato sottoposto a un intervento chirurgico all'anca. Successivamente all'operazione, che inizialmente sembrava riuscita, sarebbe emerso un stato di malessere diffuso via via più accentuato.
A quel punto, il 31 marzo, si è reso necessario il trasferimento, in ambulanza del paziente nell'ospedale "San Camillo", sempre nella capitale. Qui, nonostante le cure, le condizioni fisiche dell'anziano si sono aggravate e lunedì mattina è sopraggiunto il decesso. Lunedì scorso, alle 8.30 circa, i medici del "San Camillo" hanno comunicato ai familiari l'avvenuta morte di Gino Mariani.
Oggi è previsto il conferimento dell'incarico per l'esame autoptico disposto dal Pm titolare dell'indagine. Solo dopo l'espletamento dell'autopsia, il magistrato concederà il nullaosta ai familiari per il rientro del feretro a Ferentino e per la celebrazione delle esequie.
Dunque, a seguito della denuncia, spetta ora all'autorità giudiziaria il compito di fare piena luce sull'accaduto per arrivare alla verità sul decesso dell'uomo. Bisognerà capire, in sintesi, se la morte sia frutto di eventuali negligenze o se siano sopravvenute cause naturali.