È stato un weekend decisamente da dimenticare, quello di Pasqua, per una famiglia di Maenza composta da padre, madre e due figli. Come purtroppo era già successo altre volte, un marito, trentottenne, al culmine dell'ennesima lite all'interno di un rapporto coniugale evidentemente logoro da tempo, ha alzato le mani sulla moglie coetanea, davanti agli occhi terrorizzati dei due figli. La donna, subite le percosse, ha deciso però di rompere il muro di silenzio durato mesi e ha chiamato aiuto. Sul posto si sono precipitati i carabinieri della locale Stazione e i sanitari del 118. Proprio a loro la donna ha rivelato ciò che era successo questa volta e in passato. I militari della locale Stazione hanno quindi condotto in caserma l'uomo, comunicando l'accaduto al magistrato di turno, ossia il sostituto procuratore del Tribunale di Latina Marco Giancristofaro. Appresi i fatti, e appreso soprattutto dai militari dell'Arma che esistevano altri referti medici attestanti precedenti episodi in cui l'uomo aveva percosso la consorte, il magistrato ha disposto l'arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni.
L'uomo è stato immediatamente bloccato e tradotto in carcere nella casa circondariale di via Aspromonte, a Latina.
La donna, invece, dopo essere stata medicata e refertata dai sanitari del 118, ha riabbracciato i figli, terrorizzati per l'ennesimo straziante spettacolo che si era consumato davanti ai loro occhi. Il Venerdì Santo la coppia era stata vista in giro per le vie del paese, e già litigava. I precedenti episodi risalgono invece agli ultimi sei mesi. In tre occasioni, in questo arco di tempo, la donna è dovuta ricorrere alle cure ospedaliere. Pur avendo capito la natura delle ferite riportate dalla donna, trattandosi in tutti e tre i casi di prognosi inferiori ai 40 giorni, in assenza della denuncia da parte della donna, le indagini non sono scattate d'ufficio. I carabinieri di Maenza però sapevano bene ciò che succedeva in quella casa e alla prima occasione utile hanno deciso di intervenire senza esitazioni. Dalla loro hanno trovato la collaborazione della donna che ha deciso di rompere il muro di silenzio e ribellarsi