Sabato sera movimentato anche nel piccolo centro di Sant'Elia. In azione spacciatori ma pure militari impegnati nei controlli.  Così, nella rete è finito un trentenne del posto. Era in azione in uno dei punti caldi del paese dove lo smercio è di casa. Un luogo solitamente frequentato da tossicodipendenti. Il suo atteggiamento è apparso subito sospetto: inconfondibili quei movimenti e gli sguardi furtivi tutt'intorno. Così, al momento opportuno, è stato bloccato. Ed è scattata la perquisizione personale. Addosso aveva 44 grammi di hashish. Inevitabile la successiva perquisizione estesa anche alla sua abitazione, dove gli uomini del capitano Mastromanno hanno trovato ulteriori 5 grammi della medesima sostanza. In più un coltello a serramanico e un bilancino di precisione utilizzati per il confezionamento dello stupefacente.
Al termine delle verifiche i militari della locale stazione hanno tratto in arresto il trentenne nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L'arrestato, espletate le formalità di rito, è stato portato nella propria abitazione in regime degli arresti domiciliari mentre lo stupefacente e il materiale è finito sotto sequestro. Ma non è finita qui. In giro c'erano pure gli assuntori. Due quelli fermati dai militari sempre a Sant'Elia e segnalati alla prefettura di Frosinone. Anche loro, a seguito di perquisizione personale sono stati trovati in possesso di sei grammi complessivi di hashish, sottoposta a sequestro.

Paesi "osservati speciali"
Tanti i centri dell'hinterland "osservati speciali", sia perché rappresentano a loro volta delle ricche piazze di spaccio sia perché, più facilmente, incamerano depositi di droga difficili da trovare. Due i sequestri imponenti a Cervaro e San Giorgio, in case insospettabili, tante quelle che gli investigatori cercano per capire dove e chi nasconde i tesoretti che poi sbarcano a Cassino dove la domanda è alle stelle. Quasi incontenibile. Strategica pure la cittadina di San Vittore dove ben volentieri i corrieri preferiscono lasciare l'autostrada e percorrere vie secondarie per raggiungere la città martire. Analogo ragionamento, spesso, per chi di ritorno dall'area nord esce al casello di Pontecorvo.  Ma i comuni dell'hinterland, dove si concentrano le attenzioni degli investigatori, sono diversi. Difficile muoversi in un mondo, quello dello spaccio, dove il volume degli affari porta ad affinare le tecniche e le strategie ogni giorno.