Treni cancellati e ritardi di un'ora. Un altro venerdì nero per i pendolari. I disagi non sono andati in vacanza, nella settimana di Pasqua. Ieri la circolazione ferroviaria nel nodo di Roma, è stata rallentata dalle 10.50 per un inconveniente tecnico agli impianti di circolazione a Roma Termini. Disagi, quindi, anche sulla tratta Cassino-Roma. I ritardi accumulati sono arrivati fino a 60 minuti. La circolazione è tornata regolare alle 14.30. Come accade spesso in queste situazioni, la polemica corre anche sul social network e sulle pagine dei pendolari, stanchi dei disagi continui. «È una vergogna. Non sai quando parti e non sai quando arrivi. È una lotteria con i treni regionali. Ore di permessi persi e giorni di ferie pure». «Un altro venerdì nero.
Un altro giorno della settimana bloccati. Invece di raggiungere il posto di lavoro in orario. Siamo stanchi dei continui disagi».
«Purtroppo anche il venerdì prima della Pasqua è stato un giorno critico per tanti di noi che dovevamo raggiungere il posto di lavoro. Come spesso accade, purtroppo, siamo arrivati in ritardo, creando problemi anche ai colleghi che avevano terminato il turno e hanno dovuto attenere il nostro arrivo. Siamo davvero stanchi. Non ne possiamo più». Questo alcuni dei tanti messaggi postati ieri sui gruppi Facebook che riguardano i pendolari.
E a battere di nuovo i pugni è anche Pietro Fargnoli, dell'a ssociazione pendolari "R oma-Cassino Express". Fargnoli sottolinea, facendo riferimento all'ultima campagna elettorale, che idee innovative non sono state avanzate «da nessuno. A parte contare i giorni neri che arriveranno sicuramente ancora, anche se devo riconoscere con minor frequenza rispetto al passato. Va riconosciuto a Zingaretti. Però la soluzione lui non l'ha proposta. Nessuno lo ha fatto. L'unico a ragionare in maniera un po' i nnovativa sulla gestione di questa linea è stato Pirozzi, l'unico a riconoscere la strategicità del progetto alta velocità perché in un caso come questo si blocca un binario e tu ne avresti un altro e invece così si blocca un binario e rimaniamo tutti lì. Peccato sottolinea Pietro Fargnoli non valga lo stesso per l'alta velocità perché quando si blocca l'alta velocità i treni sul nostro binario possono venire, noi rimaniamo a soffrire. Evidentemente la soluzione esiste perché viene utilizzata per l'a ltra velocità. Iniziassero a usarla anche per noi. Tutto il resto sono chiacchiere». Un altro appello, dunque, agli enti competenti, affinché il primato della puntualità non spetti più ai disagi ma agli orari dei treni.