Hanno aspettato che anche l'ultimo membro della famiglia uscisse di casa. Poi sono entrati in azione. Hanno prelevato la chiave lasciata sotto allo zerbino e hanno portato via ori, soldi e persino passaporti e permessi di soggiorno. I ladri entrati in azione ieri a Cappella Morrone non sembrano dei principianti: lo dimostra il fatto che non hanno lasciato alcuna impronta e che hanno atteso che anche l'ultimo componente della famiglia fosse uscito per prendere la chiave nascosta sotto al tappeto ed entrare con disinvoltura. Un elemento importante: è probabile che la banda abbia osservato la famiglia a lungo, calcolando i tempi e memorizzando le abitudini. E guardando a distanza dove veniva nascosta la chiave prima di abbandonare l'abitazione.
Oppure, opzione non trascurabile, è possibile che ad agire sia stato qualcuno informato da un basista o ancora (ipotesi terribile) qualcuno che conosceva direttamente la famiglia di origini albanesi che da tempo risiede a Cappella Morrone e che vive e lavora a Cassino. I ladri, poco dopo le 16 e 30, sono entrati in azione. Una volta dentro hanno sono riusciti a portare via 700 euro in contanti e monili in oro custoditi nella stanza da letto all'interno di un armadio del valore complessivo di circa 2.700 euro. Ma non si sono limitati a questo. Sono riusciti a portare via sia i passaporti sia i permessi di soggiorno dei componenti del nucleo familiare: un dettaglio affatto secondario. Sul posto, nell'immediatezza, i carabinieri della Radiomobile Compagnia di Cassino, coordinati dal capitano Ivan Mastromanno agli ordini del colonnello Cagnazzo che hanno avviato mirate indagini.