Vendeva marijuana nel proprio negozio. A scoprire e fermare un giovane ci ha pensato la polizia di Stato che ha sequestrato oltre un chilogrammo di droga in un negozio di "Cannabis Light" di Cassino, denunciando il commerciante di 29 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La ricostruzione

Le certificazioni prodotte dal commerciante, non erano sufficienti a scongiurare il sequestro da parte degli agenti della Polizia di Stato e il suo deferimento all'autorità giudiziaria.
Infatti, le etichette riportate sui prodotti sequestrati, richiamavano la legge n. 242 del 2016 (c.d. Legge Canapa), che permette agli agricoltori di coltivare cannabis con una soglia di Thc fino allo 0,6 % senza alcuna ripercussioni. Detta legge, però, è destinata esclusivamente alla coltivazione e non alla libera commercializzazione. Inoltre la cannabis sequestrate, avrebbe un Thc > a 0,2 ed < a 0,6, rendendola quindi, una vera e propria sostanza stupefacente, ovvero marijuana. Ma non solo. È stato rilevato che il commerciante immetteva sul mercato, un prodotto proveniente dall'estero e senza essere in grado di indicarne le varietà di origine della canapa commercializzata, elementi indispensabili per certificare la legalità della "cannabis".
Inoltre, gli agenti hanno riscontrato un altissimo contenuto di Cbd presente nel prodotto commercializzato, rendendolo un vero e proprio farmaco, quindi nella impossibilità di commercializzarlo in libera vendita, a danno della salute pubblica, in ragione della normativa vigente che vieta la commercializzazione in Italia, di farmaci sprovvisti dell'autorizzazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Ma le indagini su un simile quantitativo non si fermano qui: sono in corso, da parte degli uomini del dottor Alessandro Tocco, ulteriori accertamenti.