Sciopero. Non ce la fanno più le oltre ottocento lavoratrici che da otto mesi non percepiscono lo stipendio. Sono le addette alla pulizia nelle scuole che vanno dalla primaria ad alcuni istituti superiori. Quelle del Lotto 5 che comprende le province di Frosinone e Latina. Una condizione, va da sé, che non riescono più a sostenere. La gestione del servizio era stata affidata alle società Smeraldo, Ma.Ca. e Servizi Generali. La Consip, la società per azioni del ministero dell'economia e delle finanze, suo azionista unico, che opera secondo i suoi indirizzi strategici al servizio esclusivo della pubblica amministrazione, ha risolto la convenzione di appalto alla Rti (Raggruppamento temporaneo di imprese), ma in attesa della nuova gara continua a svolgere il servizio. La palla delle responsabilità passa da una parte all'altra. La sostanza, però, vede un numero molto importante di lavoratrici, e una parte minoritaria di uomini, senza la dignità di uno stipendio. Con tutte le conseguenze del caso. Chi non riesce a pagare le bollette. Chi, ancora, rischia il pignoramento della casa. E via dicendo. Ieri, dopo un incontro tra le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Uil Trasporti, Filcams Cgil e il provveditore agli studi di Frosinone Pierino Malandrucco, è stato indetto uno sciopero. Braccia incrociate nella giornata di ieri e anche oggi. I sindacati, al termine dell'incontro di ieri, hanno dichiarato che «non garantiranno il servizio minimo» e le scuole, dunque, rimarranno senza pulizia anche oggi. Dopo essersi tutti prodigati alla ricerca di una soluzione, per domani è stata indetta una conferenza di servizi (ore 11) tra il rappresentante del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, l'ufficio scolastico regionale, gli uffici scolastici provinciali, l'ispettorato del lavoro, le organizzazioni sindacali e i presidi. L'obiettivo della conferenza di servizi è quello di ricevere una parte dei pagamenti (fino a dicembre) in surroga da parte dei dirigenti dei vari istituti scolastici.

Il racconto
Appuntamento alla stazione di Frosinone. Di buon mattino, le lavoratrici arrivano alla spicciolata. Speranzose. Sono circa duecento quando parte il corteo che vede protagonisti anche i dirigenti delle organizzazioni sindacali Uil Trasporti, Fisascat Cisl e Filcams Cgil. Non fanno mancare il loro apporto i segretari Enrico Coppotelli (Cisl), Anselmo Briganti (Cgil) e Gabriele Stamegna (Uil). La sicurezza è garantita da polizia e carabinieri. Tutto fila nella maniera migliore. Da piazzale Kambo i manifestanti transitano in via Puccini, via Marittima. Poi viale Grecia, via Valle Fioretta e via Mascagni prima di salire per via Michelangelo. Si prosegue verso l'ufficio scolastico regionale per il Lazio di viale Olimpia. Lì, le organizzazioni sindacali, hanno in programma un incontro con il dirigente Pierino Malandrucco per trovare una soluzione alla delicata situazione che vede le addette alla pulizia nelle scuole del Lotto 5 (Frosinone e Latina) senza stipendio da otto mesi. Contatto con il Miur. Si lavora alla ricerca di una soluzione. L'attesa è snervante e le lavoratrici, fischietto in bocca, si fanno sentire. Sono attimi lunghissimi in attesa di un riscontro. Le organizzazioni sindacali sono rappresentate da Luca Lombardi (segretario generale Uil Trasporti), Romano Pasqualitto (segretario generale Fisascat Cisl di Frosinone), Giovanni Gioia (segretario regionale Filcams Cgil). Per la Filcams Cgil c'è anche Elisa Camellini, segretaria nazionale. Intorno alle 14 arriva riscontro da parte dei sindacati che hanno preso parte all'incontro e annunciano lo sciopero sia per la giornata di ieri che per quella odierna. La nota positiva è quella che riguarda l'incontro fissato a domani in cui si cercherà di dare una risposta concreta a coloro che, pur non ricevendo lo stipendio, hanno continuato a prestare servizio con abnegazione. Le organizzazioni sindacali chiederanno nella giornata di domani un segnale concreto: come il pagamento in surroga da parte dei presidi ai lavoratori. E che sia dato seguito in tempi brevi alla nuova gara d'appalto dopo che, la Consip, lo ha revocato al raggruppamento temporaneo d'imprese che se lo era aggiudicato.
Un riscontro positivo dall'incontro e, quindi, lo stipendio per le addette alla pulizia scongiurerebbe l'ipotesi di un prolungamento dello sciopero anche nella giornata di venerdì.