La violenza nei confronti delle donne è un fenomeno molto diffuso che ha radici antichissime negli atteggiamenti culturali che, nelle varie epoche, hanno dominato il modo di intendere il rapporto uomo-donna. Con l'avvento del "patriarcato" ha avuto inizio la violenza sulle donne, in quanto gli uomini avevano in mano la vita delle donne e questo significava, in pratica, poter sottoporre la donna a qualsiasi tipo di violenza fisica. Solo nel XX secolo si assiste da una parte alla progressiva erosione della struttura sociale del patriarcato e dall'altra parte ad una rivoluzione che ha portato la figura della donna a far sentire la propria voce.   Spostando l'attenzione sulla società odierna, si può notare come ogni anno in Italia più di cento donne vengono uccise da uomini che sostengono quasi sempre di amarle. Infatti, le donne oltre ad essere vittime di femminicidio, subiscono anche altri tipi di violenza, da quella sessuale e psicologica, fino allo stalking. Come emerge dalle stime dell'Istat, raccolte dal Uil Lazio, sono più di sei milioni le italiane che hanno subìto aggressioni, anche sessuali, da partner, ex compagni, amici, colleghi o sconosciuti. Tra quelle che hanno subìto violenze sessuali, il 10,6% ha meno di 16 anni. I dati del Lazio mostrano che nel 2015 sono aumentate le vittime femminili che subiscono violenze sessuali (322), ingiurie (2.392), lesioni dolose (2.138) e stalking (833). Un altro dato significativo da non sottovalutare è quello che riguarda i maschi che invece sono stati vittime di lesioni dolose (3.147) e minacce (3.618). A livello dinamico nel Lazio, tra il 2013 e il 2015, ha visto una diminuzione del numero delle vittime di delitto sia femminili che maschili, a tal proposito le percosse a danno dei maschi sono passate da 603 a 480 ovvero 123 vittime in meno, le minacce da 3.962 a 3.618 (344 vittime in meno) e le lesioni dolose da 3.219 a 3.147 (72). Anche il genere femminile presenta tale riduzione, ed è possibile riscontrarla nelle minacce che sono passate da 3.522 a 2.991 (531 vittime in meno), le percosse da 564 a 437 (127 in meno), le violenze sessuali da 379 a 322 (57) ed infine lo stalking da 912 a 833 (79). Un approfondimento particolare merita il reato di stalking, che è stato introdotto in Italia con una legge del 2009 e consiste nel molestare ripetutamente una persona, provocando nella vittima un continuo stato di ansia o di paura, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita. Un incubo nel quale, almeno una volta nella vita, sono entrate più tre milioni di donne italiane. Una minaccia che può arrivare dal proprio ex partner, ma spesso anche da conoscenti occasionali o da perfetti sconosciuti. A tal proposito, volgendo lo sguardo sull'analisi dei dati è possibile notare come a livello regionale nel 2016 ci siano state 766 donne vittime di stalking ed invece 303 vittime sono stati uomini. A livello provinciale Roma mostra una concentrazione elevata di vittime di stalking non solo di donne ma anche uomini rispettivamente 531 e 207, seguono poi in maniera un po' più contenuta le province di Frosinone (97 hanno come vittime le donne e 27 gli uomini), Latina (86 vittime femmine e 46 maschi) e Viterbo (41 vittime femmine e 18 maschi). La provincia che ha un numero basso di vittime di stalking sia femminili sia maschili è Rieti con 11 e 5.