Droga nella cassaforte, nascosta come fosse un diamante prezioso o monili in oro. Nella casa di un quarantacinquenne, imprenditore della città fluviale, i carabinieri hanno trovato 9 grammi di coca, bilancini e materiale da confezionamento. Tutto sistemato con cura all'interno del caveau, tutto rigorosamente sottoposto a sequestro. Nei guai è finito un quarantacinquenne incensurato, ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La scoperta
Di certo la scoperta dello stupefacente non è stata casuale: i militari dell'Aliquota radiomobile di Pontecorvo coordinata dal tenente Tamara Nicolai erano già sulla strada giusta: gli elementi in loro possesso hanno infatti spinto i carabinieri ad approfondire i controlli, bussando domenica insieme a un'unità cinofila dei militari di Santa Maria Galeria alla porta dell'imprenditore. Quando i militari, dopo un'accurata ispezione, hanno chiesto di aprire la cassaforte, l'uomo avrebbe risposto di non avere a disposizione le chiavi. Sarà per questo che per poter analizzare l'interno della cassaforte si è reso necessario l'intervento di un fabbro, chiamato per aprire il sistema blindato. Una volta bypassato il piccolo "problema" tecnico, i carabinieri hanno afferrato quanto custodito gelosamente all'interno della cassaforte: non oro, soldi o oggetti preziosi ma 9 grammi di coca, già suddivisa in dosi, tre bilancini di precisione, nonché diverso materiale da confezionamento. Più nel dettaglio, si tratta di buste in plastica già ritagliate, molte confezioni di nastro isolante (per sigillare presumibilmente i ritagli delle buste) e moltissime altre buste termosaldate che secondo i militari rappresenterebbero la prova dell'avviata attività di spaccio a domicilio. Come disposto dall'Autorità giudiziaria, l'arrestato difeso dall'avvocato Emanuele Carbone è stato sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio. Accertamenti aperti su possibili clienti che avrebbero acquistato lo stupefacente dall'imprenditore.