Altro che esuberi. Nessun licenziamento. Lo stabilimento Fca, dopo quella del 2017, vivrà presto un'altra "primavera". Non quella che arriverà dopodomani: bisognerà attedere marzo del 2019.  Tra un anno - ne è convinto il segretario della Uilm Francesco Giangrande - sarà commercializzato sul mercato il terzo modello che arriverà sulle linee dello stabilimento pedemontano tra la fine del 2018 e gli inizi del 2019.  Se questo modello sarà sempre a marchio Alfa - sulla scia di Giulietta, Giulia e Stelvio - oppure se, come sembra probabile, potrebbe essere il Suv della Maserati, si saprà soltanto il primo giugno quando Marchionne da Balocco renderà noto il piano industriale. Quel che è certo è che, per Cassino, un terzo modello presto ci sarà. Cosa significa questo per la fabbrica ai piedi dell'Abbazia? «Che tra i mesi di maggio e giugno del 2019 ci sarà bisogno di nuova forza lavoro quindi di nuove assunzioni. E, come da accordo sottoscritto il 2 novembre 2017 tra azienda e sindacati, avranno la priorità su tutti i 532 ex interinali messi alla porta il 31 ottobre scorso». Ricordiamo che su un totale di 832 precari assunti nel 2017 solo 300 sono stati stabilizzati a decorrere da febbraio 2018, mentre gli altri 532, appunto, sperano in un ritorno in fabbrica. Una speranza che oggi il segretario della Uilm - la sigla più grande e importante nello stabilimento Fca di Cassino - sente di dire sia più concreta rispetto a qualche mese fa, «ma è chiaro - precisa per non far fare false illusioni ai ragazzi - che tra i dazi Usa e le difficoltà in Cina tutto dipenderà dall'andamento generale del mercato». Quel che è certo è che la speranza di Giangrande dà qualche sicurezza in più ai ragazzi (tanto gli ex interinali che i neo assunti) visto che proprio in questi giorni dai Cobas circola invece lo spauracchio di 1.800 esuberi.  Non ipotesi, ma numeri reali, arrivano invece dal presidente del centro per l'impiego di Cassino Antonio Massaro che nell'ambito del career day dell'Unicas ha spiegato: «Siamo arrivati a 35.000 disocuppati nei 32 comuni del Cassinate che in totale conta circa 100.000 abitanti. Un numero altissimo: solo nell'indotto Fca sono andati persi quasi 2.000 posti di lavoro».