Giovani, carine, tutte romene. E disponibili a trasformare una serata altrimenti noiosa in un'esperienza hard. Peraltro a prezzi piuttosto accessibili. Un'offerta che evidentemente funzionava bene, almeno a giudicare dal flusso ininterrotto di clienti che affollava l'appartamento, specialmente durante le serate del fine settimana. Ci hanno pensato le forze dell'ordine a porre fine al meretricio. Così la "casa dell'amore" sulla regionale 509 non c'è più. Era stata allestita al primo piano di una villetta che al piano terra ospita un noto ristorante, del tutto estraneo alla vicenda delle ragazze romene. L'operazione, messa a segno l'altra notte dai carabinieri della compagnia di Cassino con l'ausilio dei loro colleghi della stazione di San Donato Valcomino, è scaturita probabilmente da una "soffiata" che ha indirizzato i militari sul posto. Il blitz è scattato non lontano dalla frazione di Rosanisco quando le "inquiline" erano tutte in casa, al lavoro. Immaginabile lo stupore e l'imbarazzo dei clienti che in quel momento si trovavano all'interno dell'appartamento in compagnia delle ragazze. Le donne sono state identificate, mentre l'affittuario del primo piano dell'immobile, un uomo residente a Picinisco, è stato denunciato. Su di lui pende la pesante accusa di aver messo su una vera e propria casa di tolleranza e di sfruttare le ragazze romene sorprese a prostituirsi. Senza contare l'aspetto dell'evasione fiscale, visto il giro d'affari considerato consistente e naturalmente tutto in "nero". La notizia del blitz notturno nella villetta lungo la regionale 509 a si è diffusa ieri mattina in tutta la zona con un certo clamore. In molti hanno commentato la scoperta della "casa del piacere" con stupore, altri hanno ribadito di aver nutrito più di un sospetto in proposito osservando il sostenuto via vai di auto nel piazzale antistante la villetta, ben visibile transitando lungo la strada regionale. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire tutte le responsabilità penali della vicenda su cui mantengono il più stretto riserbo.