Ladri… d'acqua. Avevano collegato le condutture dell'acqua della loro abitazione direttamente alla rete idrica pubblica e si approvvigionavano gratis direttamente alla "fonte". Una famiglia di San Giorgio a Liri pensava così di farla franca, ma i carabinieri della stazione di San Giorgio a Liri, comandati dal maresciallo Luca De Angelis, hanno scoperto la manomissione del sistema e hanno così denunciato padre, madre e quattro figli maggiorenni all'autorità giudiziaria di Cassino.
Le sei persone, un sessantanovenne, una sessantenne, un ventunenne, un ventinovenne, un trentatreenne e una trentunenne, tutte di San Giorgio tutte pregiudicate per i reati contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione e in materie di stupefacenti sono state denunciate poiché ritenute responsabili di "c o ncorso in furto di acqua".
Gli accertamenti svolti dai militari operanti con il coordinamento del maresciallo De Angelis, coadiuvati dal personale della società idrica Acea Ato 5, hanno permesso di verificare che gli indagati, mediante un dispositivo di allaccio abusivo tramite un bypass al posto del contatore idrico, sottraevano acqua dalla rete pubblica per le proprie esigenze domestiche.
Il fatto si è verificato in una zona di periferia del Comune di San Giorgio a Liri. I carabinieri della locale stazione hanno scoperto il furto d'acqua nel corso di un giro di perlustrazione e controllo nel vano sottoscala del condominio, dove sono installati i contatori dell'Acea. E così, individuando i responsabili, sono scattate immediatamente ben sei denunce.