Proseguono le polemiche dopo l'aumento della tariffa da parte della "Frosinone mobilità e servizi srl" sui parcheggi. Il costo, nei posteggi blu di competenza della società privata, è passato da settanta centesimi l'ora, con possibilità di frazionamento a trentacinque centesimi per mezz'ora, ad un euro l'ora e senza più la possibilità di "frazionare" il tempo della sosta. L'aggiornamento delle tariffe riguarda i parcheggi situati in alcuni punti nevralgici del capoluogo ciociaro. Come via Aldo Moro o piazza Martiri di Vallerotonda o i posteggi dell'ascensore inclinato. Una situazione che ha naturalmente creato malcontento da parte dei cittadini, considerando il fatto che questi hanno appreso la notizia a giochi fatti. La società "Frosinone mobilità e Servizi srl", infatti, non ha emesso alcuna comunicazione sull'aumento delle tariffe. E neppure il Comune era stato informato dell'aggiornamento. A questo punto, sono in corso le verifiche da parte della parte pubblica al fine di comprendere se l'aggiornamento della tariffa sia stato effettuato all'interno delle norme e della procedura prevista dalla convenzione.
La Polizia Locale, come ha dichiarato il comandante Donato Mauro, «Chiederà informazioni direttamente alla società privata in relazione all'aumento tariffario».
Ricordiamo che una parte delle strisce a pagamento del capoluogo ciociaro, circa seicento, è stata concessa in gestione alla società privata nell'ambito del project multipiano.

L'aumento della tariffa da parte della "Frosinone mobilità e servizi srl" sui parcheggi a pagamento ha scatenato forti polemiche. Il costo, nei posteggi blu di competenza della società presieduta da Leonardo Zeppieri, è passato da settanta centesimi l'ora, con possibilità di frazionamento a trentacinque centesimi per mezz'ora, ad un euro l'ora. L'aumento riguarda i parcheggi situati in alcune delle zone più importanti del capoluogo ciociaro. Da via Aldo Moro a piazza Martiri di Vallerotonda passando per il parcheggio dell'ascensore inclinato. Una situazione davvero paradossale considerando che i cittadini hanno appreso la notizia a giochi fatti. Senza essere informati preventivamente, ma soltanto dalla modifica dei cartelli nei pressi delle gettoniere per l'acquisto del ticket: un euro, un'ora (tariffa minima). Abbiamo ascoltato Leonardo Zeppieri, il presidente di "Frosinone mobilità e servizi": «Il nostro è un grido d'allarme - ha dichiarato - Abbiamo pensato di aumentare leggermente la tariffa per cercare di riportare i conti in equilibrio. Non è nostra intenzione quella di danneggiare i cittadini, ma chiediamo al Comune l'apertura di un tavolo per cercare di trovare una soluzione alla nostra situazione. Vorremmo riequilibrare il piano economico-finanziario. Il Comune era a conoscenza dell'aumento delle tariffe? No, non lo sapeva. Il nostro è stato un atto volto a "smuovere le acque". Non possiamo più andare avanti così e abbiamo chiesto la risoluzione del contratto di concessione». Dal dirigente del Comune di Frosinone Donato Mauro, comandante della Polizia Locale del capoluogo, interpellato nella giornata di ieri, si evince che «Sono in corso le necessarie verifiche». La Polizia locale, dunque, sta valutando se l'aggiornamento della tariffa è stato effettuato all'interno delle norme e della procedura prevista dalla convenzione stessa. Ricordiamo che una parte delle strisce a pagamento del capoluogo ciociaro è stata concessa in gestione alla società privata "Frosinone mobilità e servizi srl" nell'ambito del project multipiano. Concessione trentennale: 2009/2039. Tra società e Comune, da anni, è in atto un contenzioso con la prima che lamenta la scarsa redditività delle strisce blu, riserve sui lavori di costruzione del parcheggio e chiede un adeguamento nonché un cospicuo risarcimento danni. I cittadini, come detto, hanno appreso la spiacevole notizia dell'aumento delle tariffe dei parcheggi blu a gestione privata direttamente nella giornata di mercoledì. Un fatto che ha suscitato naturale malcontento. Questo aggiornamento della tariffa potrebbe, inoltre, creare delle problematiche anche per i commercianti. In via Aldo Moro, ad esempio, tra le strade principali della zona bassa del capoluogo, in molti sostano anche per un lasso di tempo limitato e soltanto per fare acquisti in uno degli esercizi commerciali presenti. Oltre all'aumento, l'impossibilità di frazionare la sosta potrebbe rappresentare un importante deterrente alla sosta. Con un conseguente disagio arrecato proprio ai titolari delle attività.

di: Alessio Brocco