Vendute dalle famiglie o offerte come risarcimento per debiti non pagati in patria a un'organizzazione criminale. Costrette a subire violenze fisiche, intimidazioni e minacce di riti Vodoo, che nascono in Nigeria (forme di magia più pericolose). Donne giovanissime, molte anche minorenni. E arrivavano in Ciociaria, sull'asse attrezzato del capoluogo ciociaro, costrette a prostituirsi. I loro "gestori" avevano la sede alla Borghesiana a Roma e le portavano a prostituirsi sull'asse attrezzato a Frosinone. Chi l'ha costrette a stare notte e giorno tra le zone di Frosinone, Ferentino, Morolo, pensava che quelle ragazze non avrebbero dato nell'occhio. Lontane da quell'appartamento romano, nella zona Borghesiana, dove ieri mattina, dopo mesi e mesi di complesse indagini, appostamenti e strumenti tecnici, gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, hanno fatto irruzione, su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, acquisendo il materiale probatorio su un'organizzazione nigeriana dedita allo sfruttamento della prostituzione. Liberate le ragazze nigeriane, grazie anche alla collaborazione con gli operatori del programma "Roxane", che si occupa di protezione alle vittime della tratta. La polizia locale ha sequestrato anche i libri contabili della banda e la somma di 8.000 euro in contanti. Stando alla ricostruzione dei fatti, la gestione e il controllo delle giovani donne era affidata una maitresse di sesso femminile, mentre gli uomini erano quelli che mettevano in atto le punizioni in caso di inadempienze. Ieri mattina, le ragazze nigeriane sono state liberate. Ovviamente è stato necessario, visto quanto hanno subito nel corso del tempo, avere un supporto psicologico nella successiva fase di assistenza.