Le macchie di sangue trovate in centro a Ponecorvo continuano a destare attenzione. Davanti ai bar, nelle case e tra conoscenti tutti si chiedano il perché di un gesto tanto eclatante.
Quelle che in un primo momento avevano fatto temere il peggio, ovvero di essere delle tracce ematologiche umane, magari dovute a un ferimento o a una colluttazione, si sono rivelate poi appartenere ad un animale. Resta la gravità di quanto accaduto, perché tutto quel sangue, in quel punto della città, nei pressi del palazzo comunale e della farmacia del sindaco, sicuramente non sembra un bel messaggio. I carabinieri della Compagnia di Pontecorvo procedono con le indagini, stanno passando al vaglio tutte le riprese delle telecamere delle attività che si trovano nell'area interessata. Una volta individuato il colpevole e i colpevoli, qualora fossero più di uno, sarà interessante comprendere il perchè di un tale gesto.
I cittadini intanto sono rimasti impietriti: «Finché si tratta di una frase scritta su un muro, o di un cestino rotto -ha detto un anziano- ma qui si parla di qualcosa di più inquietante che non può essere arrivato lì per sbaglio o perchè uscito da una confezione. Questa non è quella che si può definire una ragazzata e se è stata realizzata per fare uno scherzo, allora i ragazzi di oggi non hanno davvero più niente da fare. Ammesso che siano stati ragazzi». Ipotesi su ipotesi che si vanno ad accumulare e ad intersecare senza venirne a capo in quello che sembra essere destinato a diventare un episodio che resterà negli annali della città