Nonostante arresti e sequestri di droga, via Bellini resta una delle principali piazze dello spaccio del capoluogo. Un luogo che continua ad attirare venditori e acquirenti di Frosinone e dintorni.
Ma anche i blitz delle forze dell'ordine che costantemente tengono sott'occhio la zona. Non sorprende dunque che, giorno dopo giorno, il contatore degli arresti aumenti sempre di più.
L'ultimo ad aggiungersi alla lista è un uomo di 45 anni, Mario Verdecchia, bloccato sabato mattina durante un controllo effettuato, proprio in via Bellini, dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Frosinone, diretti dal maggiore Matteo Branchinelli e dal luogotenente Angelo Pizzotti. I militari dell'Arma gli hanno sequestrato 34 dosi di cocaina, già pronte per essere commercializzate, il grosso delle quali lanciate durante la fuga nel tentativo di disfarsi del materiale compromettente. L'uomo, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto, è stato posto ai domiciliari nella sua casa di Guarcino. L'operazione è scattata nella mattinata di sabato. I carabinieri del Norm si sono portati nel quartiere Scalo e hanno concentrato le proprie attenzioni in via Bellini. Visti i precedenti, infatti, quella zona viene costantemente monitorata giorno e notte con l'obiettivo di stroncare il più possibile il florido commercio di sostanze stupefacenti. Del resto, dopo le grandi operazioni condotte sul territorio di Frosinone con gli arresti per le inchieste degli Intoccabili e di Fireworks, sono nate altre piccole basi di spaccio per far fronte alla richiesta, rimasta immutata, di droga. E di questo ne erano ben consapevoli le forze dell'ordine già al momento in cui sono state disarticolate le principali organizzazioni dedite allo spaccio sul territorio frusinate. A questo punto l'obiettivo è tenere sotto controllo quelle zone dove si possono incontrare offerta e domanda di sostanze stupefacenti. A volte al riparo da occhi indiscreti, a volte in maniera molto più sfacciata. Tempo fa, infatti, girava anche un video su internet su com'era facile procurarsi della sostanza stupefacente ai giardinetti della stazione, un luogo molto vicino alla piazza di spaccio di via Bellini.
Ecco allora che i militari dell'Arma, nel corso di un servizio finalizzato appunto alla prevenzione e alla repressione del reato di spaccio di stupefacenti, sono entrati nell'androne di una palazzina di via Bellini. Come successo anche in altre occasioni, i militari hanno notato all'interno dello stabile un uomo che, alla loro vista, cercava di fuggire e nascondersi nelle scale dell'edificio.
Inevitabilmente è scattato l'inseguimento, con il sospetto che l'uomo potesse nascondere qualcosa. I carabinieri, durante la fuga, lo vedevano prima lasciare un contenitore all'interno di una scatola, quindi cercare di entrare in un appartamento sito al terzo piano della palazzina. Ma gli uomini in divisa gli erano ormai addosso: la corsa del fuggitivo si è arrestata dunque sul pianerottolo Una volta fermato, il quarantacinquenne, successivamente identificato in Mario Verdecchia, è stato sottoposto a una perquisizione personale. I carabinieri in una tasca del giubbotto gli hanno trovato cinque involucri in cellophane, contenenti altrettante dosi di cocaina. Bloccato l'uomo, i militari dell'Arma sono tornati sui loro passi per andare a recuperare anche l'involucro lasciato dall'uomo durante la fuga per le scale del palazzo. In questo modo si è concretizzato anche il recupero del contenitore. E anche lì veniva trovata altra droga, sempre cocaina. In totale sono saltate fuori altre 29 dosi di cocaina, già pronte per lo spaccio. L'uomo, dopo le formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno, è stato tratto in arresto e mandato ai domiciliari nell'abitazione di Guarcino. Il tutto in attesa dell'udienza di convalida davanti al giudice