Era finito nei guai dopo un'operazione antidroga dei carabinieri di Roma che avevano fatto scattare le manette nei confronti di tre persone, tra cui il quarantunenne di Cervaro di professione tatuatore. Ma con il "pollice verde". Rimesso in libertà con obbligo di dimora, sembrerebbe aver ceduto ancora una volta. E in un borsone, all'interno della sua abitazione cassinate, i carabinieri hanno scovato 634 grammi di hashish e materiale di confezionamento. Ed è finito in manette. 
Il blitz

Il blitz dei militari dell'Aliquota operativa della Compagnia di Cassino, è scattato a conclusione di un'accurata attività investigativa. E hanno tratto in arresto, in flagranza di reato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio L.E., tatuatore di 41 anni di Cervaro. Gli uomini del capitano Ivan Mastromanno, durante la perquisizione domiciliare hanno trovato in una stanza (nascosti in un borsone) 1,6 grammi di eroina, 634 grammi di hashish (in parte confezionata in 49 ovuli); due bilancini di precisione; un coltello a doppia lama tipo "ninja"; materiale da taglio e confezionamento per produrre altre dosi nonché 620 euro in contanti ritenuti provento dell'attività di spaccio. L'arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Cassino su disposizione dell'Autorità giudiziaria. Mentre tutta la droga e il materiale scoperto nel borsone sono stati sequestrati.
Depositi svuotati
Svuotare i depositi appena fuori dalla città martire era uno dei primi punti all'ordine del giorno dei carabinieri della Compagnia di Cassino, guidati dal capitano Mastromanno, agli ordini del colonnello Cagnazzo. Impegno rispettato appieno. La guerra dichiarata alle città deposito era emersa già nel blitz di San Valentino che aveva portato al sequestro sempre a casa del quarantunenne di 300 grammi di marijuana: l'uomo aveva nascosto lo stupefacente (una piantina e altra sostanza già essiccata) sotto il letto in una busta in cellophane. Ma questa non è stata l'unica operazione volta a svuotare i depositi maggiori a cui i pusher attingono per rifornire la piazza ogni settimana: le ultime, tante e recenti operazioni portate a termine (come quella della villa bunker dotata persino di telecamere anti-forze di polizia sempre a Cervaro) raccontano di una lotta allo spaccio senza tregua.