Condannato il bidello che diede un calcio ai testicoli di uno studente di una scuola superiore della città. Si è concluso il processo, durato cinque anni, che ha dichiarato colpevole l'uomo oggi cinquantanovenne. Ad aprire il fascicolo, presso il giudice di pace di Sora, la denuncia della mamma di un ragazzo che nel 2013 denunciò il collaboratore scolastico affidandoilcaso all'avvocato nonché consigliera comunale, Serena Petricca. I fatti raccontano di un'esagerata reazione da parte del bidello di Sora chedopo la ricreazione, invece di invitare civilmente gli studenti a rientrare in classe, colpì il ragazzo con un calcio alle parti basse. Una volta tornato in classe ricevette pubblicamente, dopo un'ora dall'aggressione, le scuse dell'uomo. Rientrato a casa il quattordicenne si lamentò del dolore con la madre che lo accompagnò dal medico che gli refertò una contusione della regione inguinale scrotale destra. Dopo la visita, la dottoressa prescrisse al ragazzo cinque giorni di riposo oltre le cure del caso.
La madre del giovane non ci pensò molto e si mosse per vie legali. Oggi l'uomo, oltre a risarcire lo studente per una somma di circa 1000 euro, dovrà pagare anche le spese processuali. Soddisfazione espressa dalla famiglia del giovane, ormai maggiorenne, che ha lodato la difesa dell'avvocato Petricca . «Una storia che non riporta certo a un bel esempio di educazione da parte dell'adulto specie separliamo diuncomportamento avvenuto in una scuola ha commentato l'avvocato Serena Petricca Sono stata contattata per difendere il ragazzo, all'epoca dei fatti minore, come avvocato di fiducia della madre. L'adolescente si trovò a ricevere, senza alcuna ragione, un calcio ai testicoli che gli provocò dei lividi alle parti basse. La mamma adottò subito una linea chiara che portò alla denuncia dell'uomo. Il bidello fu rinviato a giudizio per lesioni e nel corso del processo furonoascoltati itest. Ieri è stata emessa la sentenza di condanna. Sono fiera del risultato ottenuto.Ribadisco chea scuolaci si va per imparare non per esserevittime di azioni violente».