Le proteste dei profughi sono arrivate lontano. Tre giorni ininterrotti (quattro, compreso ieri) di lamentele per le condizioni di vita interne alle palazzine di via Vaglie. Ogni volta la chiamata al 113 e l'arrivo degli agenti del commissariato di Cassino.
Proteste sulle lungaggini relative ai permessi di soggiorno ma soprattutto sul cibo e sulle condizioni igienico-sanitarie.
La task forze sul posto
E, proprio a seguito della segnalazione da parte degli organi competenti e delle proteste di questi giorni, ieri mattina, alle 9.30 è scattato il sopralluogo. In campo una commissione presieduta dal vice prefetto Raio e composta da funzionari della Asl, Vigili del fuoco e Questura al fine di verificare la situazione reale. Una "visita" durata un'ora e mezza in cui ogni angolo delle palazzine è stato ispezionato. Sono 101 i profughi che alloggiano in quella zona della città martire per un rapporto tra spazi e ospiti che spetterà alla commissione elaborare in base ai parametri di legge. Tuttavia, pare che sia stata riscontrata una situazione estremamente carente: stanze con numero eccessivo di ospiti, muffa, pareti scrostate, bagni in pessime condizioni. Se questi sono davvero i dati, finiranno nella relazione che verrà immediatamente predisposta dalla commissione. Ma i problemi non finiscono qui, tanto è "caldo" il clima in quella struttura. Ieri, ancora una volta, gli immigrati hanno bloccato il furgoncino arrivato sul posto per la consegna dei pasti. In continua polemica sulla qualità del cibo.
E ne hanno impedito la consegna. È ormai il quarto giorno che gli uomini del dottor Tocco vengono chiamati e sono costretti a correre per verificare il "livello" delle polemiche ed evitare, chiaramente, che le proteste possano, in qualche modo, degenerare.
Le diverse denunce
Intanto, nelle more di manifestazioni e ispezioni, sono scattate pure varie denunce. Tre i profughi deferiti in stato di libertà per violenza privata. Avrebbero, nei giorni scorsi, insultato e "minacciato" due operatori sempre per gli stessi problemi interni e alla luce delle medesime lagnanze e loro avrebbero presentato denuncia in Commissariato. Al di là di questo episodio, sono stati gli stessi immigrati che, oltre a inscenare le proteste di questa settimana, hanno anche messo nero su bianco le carenze e i disagi che vivono in quelle palazzine di via Vaglie e a presentare una denuncia nei confronti della società al Commissariato della polizia che avvierà ulteriori indagini. La situazione inizia a essere incandescente. E, comunque, non potrà non avere sviluppi.